ENRICO CHIESA PARLA DEL FIGLIO FEDERICO: “COMPORTAMENTO FONDAMENTALE”

Enrico Chiesa è stato uno dei migliori giocatori degli anni Novanta, con le maglie di Sampdoria, Parma, Fiorentina, Lazio e Siena ha segnato 216 gol con i club, ma adesso è sopratutto il papà di Federico Chiesa, figlio che ha seguito le orme del padre visto che oggi è uno degli attaccanti di maggior talento del calcio italiano, con la maglia della Juventus e della Nazionale, tra l’altro per l’Italia fu uno dei protagonisti del trionfo agli Europei del 2021. Un rapporto speciale quello tra padre e figlio che condividono la grandissima passione per lo sport e in particolare per il pallone che li ha resi due “miti” del calcio italiano.



La carriera di Enrico Chiesa non ha bisogno di presentazioni: è stato uno dei numeri uno del calcio italiano e tra i suoi palmares annovera anche due Coppa Italia e una Coppa UEFA. Con il figlio Federico il calcio è sempre stato argomento di confronto e dibattito ed Enrico Chiesa non lo nasconde, anzi, intervistato da Sportitalia si è soffermato su cosa sia importante avere per diventare un giocatore: “Credo che per diventare giocatore, puoi avere tutte le qualità tecniche, ma soprattutto serve il comportamento dentro e fuori”.



ENRICO CHIESA, “CREDO CHE MIO FIGLIO FEDERICO MI ASSOMIGLI”

Enrico Chiesa parlando del figlio Federico ha sottolineato quindi come il comportamento, dentro e fuori dal campo, sia da sempre un punto di forza importantissimo per chi si avvicina al mondo sportivo: ” Credo che Federico lo stia mostrando. Ci vuole un equilibrio nel comportamento e questo equilibrio te lo dà l’ambiente attorno a te, le persone che ti stanno vicino”, ha aggiunto l’ex campione sottolineando come sia fondamentale il supporto della famiglia e delle persone che ti stanno accanto quando intraprendi una carriera nel mondo del calcio.



Infine parlando del ruolo che ricopre il figlio Federico Chiesa, attaccante della Juventus e della nazionale italiana allenata da Luciano Spalletti, il padre Enrico ha aggiunto: “Sono un osservatore, ma per rispetto dei ruoli, non entrerò nel merito. Credo che lui abbia una grande forza fisica, mi assomigli. E credo che questa sua forza sia venuta fuori nelle partite internazionali, come quando ha vinto l’Europeo”.