Chi sono Enrico e Maria Rosaria, genitori di Stefano De Martino
Stefano De Martino e il rapporto con i genitori Enrico e Maria Rosaria. L’ex ballerino di Amici di Maria De Filippi, oggi conduttore televisivo di successo, ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo della danza proprio grazie al padre. Enrico De Martino, infatti, è un ballerino professionista proprietario di diversi esercizi di ristorazione a Torre Annunziata, tra cui una pizzeria. La passione per la danza è nata proprio grazie al padre, ma anche al sostegno incondizionato della mamma che ha sempre creduto in lui, supportandolo in tutto. I genitori di Stefano De Martino oggi vivono a Milano, ma sono originari di Torre Annunziata dove il conduttore è cresciuto. Un luogo che ha segnato la sua vita e a cui è legato tantissimo ancora oggi.
“Sei sempre stato generoso, onesto e per bene. Tu sai quanti sacrifici abbiamo fatto per aiutarti a realizzare i tuoi sogni e oggi vederti così felice e sereno è una cosa che ci riempie il cuore di gioia, ma soprattutto sei un papà sempre attento e presente” ha detto in un video messaggio il padre Enrico al figlio. Stefano, ospite di Mara Venier a Domenica In, si è commosso dicendo: “Poi non vi lamentate se non torno. Io ho un punto debole, che poi è il mio punto di forza, che più cresco e più mi rendo conto che la famiglia è l’unica cosa che conta”.
Stefano De Martino e il rapporto con i genitori
Per Stefano De Martino non è stato facile comunicare al padre Enrico di voler diventare un ballerino. “Una tragedia greca quando ho detto che volevo fare il ballerino. Mio padre lo faceva, era professionista e conosceva le difficoltà di questo mestiere. Mi ha impedito quasi di fare danza fino all’età di 10 anni. Io accompagnando lei, mi sono innamorato della danza. Ricordo benissimo quei giorni, l’ho chiesto in ginocchio tutti i giorni” – ha raccontato l’ex ballerino di Amici di Maria De Filippi. Tutto è cambiato quando il padre Enrico ha capito che a smuovere il figlio era una fortissima passione: “Quando mi ha visto così determinato, mi ha detto: ‘Figlio mio, in bocca al lupo!’. La danza mi ha insegnato tanto. Mi ha insegnato a essere preciso, sereno, regolare. E questo lo applico a tutto il resto. Non conta il talento, conta il talento nell’applicare la serenità in tutto il resto della propria vita”.
Infine proprio al padre ha dedicato delle dolcissime parole: “Ora che sono genitore mi rendo conto di cosa possa significare essere un padre senza mai averne avuto uno e voglio dirgli: ‘Sei stato veramente in gamba, grazie’. Io e mio padre abbiamo sperimentato negli anni questo rapporto emotivo. Io mi ricordo ancora quando mi ha detto ti voglio bene per la prima volta, avevo 21 anni. Eravamo in piedi nella mia cameretta di allora, lui mi ha detto ti voglio bene per la prima volta, volevo dirti non importa che ci abbiamo messo 21 anni per dircelo, perché io l’ho sempre saputo che ci vogliamo bene. È stato bello dirselo. Ed è grazie a lui che io dico tutti i giorni a mio figlio: Ti amo”.