Dall’azione del governo al futuro dell’Europa, Enrico Giovannini a tutto tondo ai microfoni di Otto e mezzo. Il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile ha esordito parlando dello scontro in atto tra Letta e Salvini: «Cos’è il metodo Salvini? Dovrebbe spiegarlo Enrico Letta. Le forze politiche hanno punti di vista diversi ed il governo è chiamato a trovare delle sintesi, cosa che finora ha trovato. Questo proseguirà anche nei prossimi mesi. Questa è la mia seconda esperienza da ministro non parlamentare e trovo fortissima coesione tra i ministri in Cdm ma anche in termini bilaterali: tutti sentiamo l’esigenza di affrontare questa drammatica emergenza».
Enrico Giovannini si è poi soffermato sul Piano nazionale di ripresa e resilienza: «Le mediazioni sono state già fatte già nel governo che nel Parlamento. Il Pnrr indica chiaramente che noi faremo un decreto legge per avviare e sbloccare una serie di opere e poi si presenterà una legge delega per rivedere il Codice degli appalti. Questo è stato già approvato da governo e Parlamento. Anche in quel caso si è trovata una mediazione. Quando si andranno a scrivere i provvedimenti ci sarà una discussione come le altre discussioni che stiamo avendo anche in questi giorni, perché trovare un equilibrio in Parlamento non è sempre così semplice».
ENRICO GIOVANNINI TRA RECOVERY E ALITALIA
«Il Recovery Plan è stato fatto con il contributo di tutti i ministri, sia tecnici che politici, ed è importante giudicare l’azione dal governo dai risultati del Piano ma anche da altri risultati, come l’aver raggiunto quota 500 mila vaccini al giorno. Le forze politiche hanno punti di vista diversi ma non per forza deflagrerà questo tipo di differenza. La necessità di portare fuori il Paese da questa crisi drammatica è veramente comune a tutti, lo dico con sincerità», ha spiegato Enrico Giovannini ai microfoni di Otto e mezzo, per poi parlare del premier Mario Draghi: «Io credo che anche a livello internazionale ci sia non solo un apprezzamento per quello che Draghi ha fatto per l’Europa, ma anche per quello che sta avvenendo. Tra qualche giorno parte la riflessione sul futuro dell’Europa, che ha avuto una partenza difficile per vari motivi. Abbiamo bisogno di un’Italia che contribuisca a questa riflessione, la presenza di Draghi è un asset del Paese anche per le riflessioni future». Enrico Giovannini ha poi parlato del dossier Alitalia: «Il piano industriale preparato da Ita prevede una compagnia non grande quanto la precedente Alitalia ma con un piano destinato a crescere. C’è un’amministrazione straordinaria che gestisce la situazione precedente e una nuova compagnia che deve partire acquisendo una serie di elementi che sono gestiti dal commissario. Ne stiamo discutendo con l’Ue e siamo alle battute finali».