Enrico Job, chi era il marito di Lina Wertmüller

Enrico Job è stato il marito di Lina Wertmüller. Artista, scrittore e scenografo, si è spento il 4 marzo del 2008 a causa di una leucemia fulminante. Fino a due settimane prima era al lavoro per le scene di “Filumena Marturano” di Francesco Rosi. Nato nel 1934 a Napoli, dove il padre, veneto e importatore di frutta nella Germania di Hitler, si era trasferito a causa del cognome di apparente origine ebraica; Enrico Job ha trascorso l’infanzia nel capoluogo campano e poi l’adolescenza a Milano. Si è formato come pittore a Brera, ma il lavoro con cui ha conquistato il maggiore successo è la scenografia teatrale e cinematografica. Nel 1962 ha debuttato come costumista alla Scala con una Semiramide di Rossini, regista Margherita Wallmann. Due incontri segnarono la sua carriera: il primo con Luca Ronconi, il secondo con Lina Wertmüller, da subito sua compagna per tutta la vita. Durante la sua carriera ha vinto tre David di Donatello: nel 1985 come miglior scenografo e miglior costumista per “Carmen” di Francesco Rosi, e nel 1986 come miglior scenografo per “Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti” di Lina Wertmüller.



Enrico Job e Lina Lina Wertmüller: un sodalizio lungo 44 anni

Enrico Job e Lina Lina Wertmüller sono stati insieme 44 anni: tutto ebbe inizio negli anni ’60, entrambi già famosi ma non all’apice del loro successo, lui più piccolo di 5 anni. La sera in cui si incontrarono, invitati da un amico comune, Lina ebbe subito la sensazione di aver fatto l’incontro della sua vita: “Anche se all’inizio lo trovavo antipatico ho capito fin da subito che era lui l’uomo della mia vita. È stato un amore folle, travolgente. Ci siamo amati sempre. Si rideva tanto e spesso la mattina scrivevamo poesie. A lui devo tutto. Era un’anima profonda e rara”, ha detto la regista a IoDonna, dieci anni dopo la morte del marito. In un’intervista a Repubblica nel 2017, Lina aveva parlato con immensa nostalgia del suo rapporto col marito, scomparso 9 anni prima: “Ma come è possibile raccontare il mio amore con Enrico? I miracoli si vivono, non si raccontano. Il nostro è stato un colpo di fulmine, un regalo della vita. O un regalo di Dio, per chi ci crede“.

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