Enrico Letta torna in Italia dopo sette anni e lo fa in grande stile. L’ex premier ha accettato la candidatura alla segreteria del Partito Democratico e sembra avere le idee piuttosto chiare sul nuovo corso dem. Il Corriere della Sera rivela che Letta ha sentito Draghi, Conte e Di Maio prima di ufficializzare la sua candidatura, ma non solo. Il suo obiettivo è quello di aprire il Pd e dargli ossigeno, senza risultare succube delle correnti.



«La linea del partito la deciderò io, insieme a tutti gli elettori e ai militanti, che è giusto che riprendano la parola», ha rassicurato Letta lontano dai microfoni, ribadendo che il suo Pd non sarà mai subalterno al Movimento 5 Stelle. Intervenuto ieri a Propaganda Live, Enrico Letta ha aggiunto: «La politica io ce l’ho nel cuore, penso che la richiesta di provare a dare una svolta al PD, di aprire la porta a tante persone che stanno fuori andasse accolta. Oggi sono una persona diversa da prima perché ho lavorato con i giovani». (Aggiornamento di MB)



ENRICO LETTA: “PD, CI SONO”

É arrivata la tanto attesa svolta in casa Partito Democratico: Enrico Letta ha sciolto la riserva, l’ex premier ha accettato la candidatura alla segreteria dem. Una novità degna di nota, dunque, dopo giorni di polemiche. Dal 2015 direttore della Scuola di affari internazionali dell’Istituto di studi politici di Parigi, il 55enne è chiamato a cogliere l’eredità di Nicola Zingaretti, che proprio ieri aveva puntato su di lui per rilanciare il partito.

Enrico Letta ha annunciato la sua decisione in un video pubblicato su Twitter, esordendo così: «Oggi sono qui: francamente lunedì scorso non avrei immaginato che oggi sarei stato qui ad annunciare la mia candidatura alla guida del Pd, quel partito che ho contribuito a fondare e che oggi vive una crisi profonda».



ENRICO LETTA ACCETTA CANDIDATURA A SEGRETERIA PD

«Lo faccio per amore per la politica e per passione per i valori democratici. Voglio ringraziare Nicola Zingaretti: mi lega a lui profonda amicizia e grande sintonia», ha aggiunto Enrico Letta, che si è poi rivolto direttamente agli esponenti del Partito Democratico: «Parlerò domenica all’assemblea: io credo alla forza e al valore della parola, chiedo a tutti coloro che domenica voteranno di ascoltare la mia parola, di votare sulla base della mie parole, sapendo che non cerco l’unanimità, ma la verità nei rapporti tra di noi per uscire da questa crisi e guardare lontano. Aprirò sulla base di quelle parole un dibattito in tutti i circoli: chiedo alle democratiche e ai democratici nelle prossime due settimane di discutere e poi faremo sintesi per trovare le idee migliori per andare avanti insieme».