Sabato 17 aprile il leader della Lega Matteo Salvini sarà a processo a Palermo per uno degli sbarchi dei migranti nell’estate 2019 – 147 rifugiati salvati dalla nave Open Arms a Lampedusa – e proprio con questo sullo sfondo scoppia l’ennesima polemica a distanza tra Carroccio e Partito Democratico. «È venuto a trovarmi ⁦Oscar Camps, il fondatore di ⁦Open Arms⁩. Bello scambio di idee. Tante preoccupazioni, e anche qualche elemento di speranza», scrive così sui social il segretario del Pd Enrico Letta, postando una foto con il fondatore della ong catalana, con tanto di felpa (un riferimento “innocente” all’uso consueto dell’avversario leghista?) della Open Arms.



L’ex Ministro degli Interni, nel giorno in cui la Lega giunge a Palazzo Chigi per discutere con il Premier Draghi sui prossimi nodi politici della maggioranza (Recovery Plan, riaperture e sostegni) sbotta su Facebook: «Sabato vado a processo proprio per uno (degli innumerevoli) sbarchi organizzati dagli spagnoli di Open Arms, e oggi il Pd riceve questi ‘signori’ con tutti gli onori. Non ho parole, lascio a voi ogni commento, il tempo è galantuomo».



NUOVO SCONTRO SALVINI-LETTA

Nella requisitoria della Procura di Palermo lo scorso 20 marzo sul processo Open Arms, Salvini è stato definito ancora una volta “reo di aver sequestrato 147 persone sfruttando il ruolo di Ministro dell’Interno”: diversamente dal caso Gregoretti, dove di recente sempre Salvini è stato dichiarato dalla stessa accusa “non colpevole di alcun reato”, il leader della Lega su Open Arms rischia seriamente il rinvio a giudizio. La polemica odierna a distanza tra Pd e Lega non fa altro che rinfocolare la particolare situazione di conflitto all’interno della maggioranza tra i due segretari di maggior rappresentanza nel Governo Draghi: lo scorso 9 aprile l’incontro tra Salvini e Letta non ha risolto i tanti punti in disaccordo tra i due, nonostante l’impegno per entrambi di aderire all’esecutivo di “larghe intese” per il bene del Paese. Sabato è prevista la replica dell’avvocato di Salvini, Giulia Bongiorno e poi è attesa la decisione del gup Lorenzo Iannelli sull’accogliere o meno la richiesta di rinvio a giudizio.