Dalla tassa di successione alla democrazia “malata”, Enrico Letta a 360° ai microfoni di Quante storie. Il segretario del Pd ha esordito parlando dell’apporto dem all’esecutivo: «Noi siamo una parte fondamentale del governo, l’abbiamo fortemente voluto, portiamo avanti il programma perché questo governo è fondamentale per riuscire a far sì che l’Italia ottenga più di 200 miliardi dall’Ue e che riesca a spenderli, che non è una cosa scontata».
Sul cammino del governo Draghi, Enrico Letta ha spiegato: «Ci attendono grande riforme nelle prossime settimane, a partire dalla giustizia: da 30 anni l’Italia va avanti con uno scontro politico sulla giustizia che pagano i cittadini. Poi la riforma del Fisco, dove noi proporremo varie idee come la tassa di successione. Poi, fondamentale, le semplificazioni: abbiamo bisogno di procedure accelerate per fare sì che queste risorse vengano applicate e spese».
ENRICO LETTA SULLA TASSA DI SUCCESSIONE
Enrico Letta si è poi soffermato sulla tanto discussa tassa di successione: «Ha suscitato dibattito perché l’Italia è l’unico dei grandi Paesi europei che anni fa ha tolto la tassa di successione, è stata una scelta sbagliata. Io la voglio reintrodurre per i patrimoni con un aumento della tassazione per la parte eccedente i 5 milioni di euro con un aumento dal 4% al 20% per quella parte lì. Chi è toccato da questa norma può tranquillamente permettersi di pagare la tassa di successione, il ceto medio non verrà toccato. Mi colpisce che negli anni scorsi è stata fatta un’operazione per la quale sono state tolte tasse ai ricchissimi e la gente normale difende i ricchissimi, ai quali sono stati tolte tasse. E’ incomprensibile». Poi una battuta sulla politica italiana: «La nostra democrazia è malata, ha avuto sette governi in un decennio con sei primi ministri diversi e con sei maggioranze diverse. In questa legislatura il Misto è diventato uno dei più importanti del Parlamento. Non funziona così». Enrico Letta ha evidenziato poco dopo: «Da noi c’è un incentivo al trasformismo, il Misto ha un sacco di vantaggi in termini economici e di visibilità».