Ddl Zan

ma non solo, Enrico Letta a tutto tondo a Che tempo che fa. Il segretario del Partito Democratico ha esordito parlando della vittoria alle comunali dei dem: «Ci sarebbe qualche tentazione di voto anticipato, è andata talmente bene che potrebbe venire voglia… Noi siamo il 12% del Parlamento, tra la sconfitta del 2018 e le scissioni successive siamo “piccoli”. Ora siamo abbastanza centrali, verrebbe la tentazione, ma in questo momento bisogna uscire dalla pandemia e tenere la barra dritta, io credo che l’Italia abbai dato il giusto esempio e bisogna perseguire questa strada. Continuiamo con un governo che sta facendo bene».



Enrico Letta ha poi analizzato i principali dossier in mano al governo, a partire dalla riforma del mondo del lavoro: «Noi vogliamo ridurre le tasse sul lavoro, che ci sia la possibilità di un lavoro più stabile e meno precarietà. Vogliamo lavorare sulla riforma dell’apprendistato: il primo lavoro dei ragazzi oggi è lo stage, questo è un disastro. Abbiamo trasformato lo stage in un primo lavoro e non deve essere così: il primo lavoro deve essere pagato bene e stiamo creando una generazione di precari che non va per niente bene».



ENRICO LETTA: “REDDITO DI CITTADINANZA VA RIFORMATO”

Enrico Letta

, soffermandosi sulla riforma del lavoro, ha poi aperto a modifiche del reddito di cittadinanza: «Abbattere le tasse sul lavoro vuol dire alzare gli stipendi, dare stipendi più alti è il grande problema del nostro Paese. Il reddito di cittadinanza va riformato, come indicato da Draghi: deve rimanere come lotta alla povertà, ma per il lavoro servono altri strumenti». Altro tema parecchio divisivo all’interno della maggioranza è la riforma delle pensioni: «E’ sbagliato il metodo della quota. Quota 100 è stato un errore: chi ne ha usufruito ha avuto un vantaggio, ma Quota 100 ha fatto sì che l’80% di chi ne ha usufruito sono uomini. Già per questo è uno strumento diseguale, che discrimina le donne – l’analisi di Enrico Letta – Più che il tema della quota, bisogna andare sulla flessibilità dei lavori gravosi. E poi c’è la questione delle donne: opzione donna è un messaggio importante, perché sono penalizzate».