Quello di Saman Abbas non è un femminicidio, ma un delitto religioso perpetrato dalla famiglia della 18enne perché la ragazza non voleva sottostare alle loro imposizioni. Saman è stata uccisa perché non voleva sottostare al matrimonio combinato deciso dai genitori, perché voleva vivere come le sue coetanee occidentali, liberamente. E voleva essere libera di amare un ragazzo che non era quello scelto per lei dal padre. I contorni di questa triste vicenda sono chiari, ma Enrico Letta continua a definirlo un femminicidio. Il segretario del Partito democratico porta avanti questa narrazione, omettendo il contesto, quello religioso che la ragazza aveva dimostrato di non voler seguire. Nell’intervista rilasciata a Coffee Break su La7, infatti, ha dichiarato: «Da parte mia e da parte nostra non c’è soltanto una condanna durissima per quello che sembra essere un efferato femminicidio, ma la volontà di far sì che la giustizia trionfi». Alla sinistra forse non è chiara la vicenda e questo è un serio problema visto che così non si può affrontare il problema dell’integralismo islamico.



PERCHÉ ENRICO LETTA SBAGLIA SU SAMAN ABBAS

No, Enrico Letta non riesce a smuovere la sinistra dalla sua narrazione miope. Non riesce ad accettare che quello di Saman Abbas non sia un femminicidio. Ma non affrontare il tema dell’integrazione culturale è un problema per il Partito democratico. Preferisce girarci attorno regalando l’ennesima dose di qualunquismo: «Non c’è nessuna possibilità di tollerare vicende drammatiche come quella di cui stiamo parlando in questo momento, con la vicenda accaduta a Novellara. Sono vicende rispetto alle quali io credo che dobbiamo essere molto netti tutti». Non c’è mai un accenno in tutto l’intervento a Coffee Break sull’integralismo islamico, sul matrimonio combinato e la voglia da parte di Saman Abbas di vivere la sua vita liberamente. «Qui stiamo parlando di un femminicidio, se così sarà confermato – ribadisce Enrico Letta –. Andrà trattato con la massima durezza dal punto di vista delle sanzioni e ovviamente da parte dell’atteggiamento da parte di tutti coloro che devono far perseguire e far applicare tutte le regole».



Non possono non stupire le parole di Enrico Letta sul caso di Saman Abbas. Non si può liquidare la questione definendolo un femminicidio, perché in Italia vengono commessi da uomini che non accettano una separazione, quando si confonde l’amore col possesso, da uomini violenti o che lo diventano. Qui si parla di un’intera famiglia che ha orchestrato il delitto. Un clan familiare convinto di aver obbedito alle leggi del suo dio e alla sua storia. Lo sa bene la stessa sinistra che non è un femminicidio. Anche perché per quelli scende in piazza, per Saman Abbas non lo ha fatto.

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