Comunità internazionale preoccupata per l’escalation del conflitto tra Russia e Ucraina, con il Cremlino che ha attaccato anche la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Intervenuto ai microfoni del Corriere della Sera, Enrico Letta ha spiegato che il grande pericolo è che Putin la stia ponendo in termini ricattatori, ma nessuno vuole un allargamento del conflitto militare-nucleare: «Noi dobbiamo fare lo sforzo più unitario possibile per portare a un tavolo negoziale Putin. E questo non può che avvenire con l’inclusione di soggetti terzi, che non siano né l’Europa, né gli Usa, né la Russia stessa».



Il riferimento di Enrico Letta è ai Paesi che hanno rapporti sia con l’Occidente che con la Russia, ovvero Cina, India e Turchia. Il segretario del Partito Democratico ha ribadito che l’Europa e l’Italia non sono in guerra con la Russia, l’escalation non è il loro obiettivo. Bruxelles sta facendo tantissimo, a suo parere: «In Italia non è stato sufficientemente valorizzato il grandissimo accordo sul tema dello status di rifugiato temporaneo, dato a tutti coloro che escono dall’Ucraina. È un passaggio molto importante, una svolta nella politica dell’Unione, il segno che quando l’Europa agisce unita riesce a ottenere dei risultati».



ENRICO LETTA: “SANZIONI CONTRO PUTIN SONO DEVASTANTI”

Parlando della censura di Stato ordinata da Putin, con tanto di blocco di Facebook, Enrico Letta ha spiegato che il leader del Cremlino sta cercando di racchiudere la Russia in una bolla comunicativa, per questo l’obiettivo deve essere quello di dire al popolo russo che l’isolamento con le sanzioni è temporaneo e finirà «quando si saranno rimesse le lancette della storia al 23 febbraio». L’ex premier si è poi soffermato sull’annuncio di Ursula von der Leyen a proposito di possibili nuove sanzioni contro Mosca, rimarcando di essere pronto a valutare tutte le proposte della Commissione Ue, ma con dei distinguo: «Le sanzioni sono le più dure mai comminate e in qualche giorno porteranno al collasso l’economia russa, che finirà in ginocchio. Gli effetti stanno già arrivando. E intanto, il tema di fondo è fare in modo che Putin non si prenda l’Ucraina – le parole di Enrico Letta – Le sanzioni decise sono veramente devastanti, non dobbiamo ogni giorno fare il rilancio».

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