Concludere la scuola un anno prima, in Italia, è uno scenario credibile e traguardabile? Secondo Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, la risposta deve obbligatoriamente essere positiva, in quanto l’intero percorso scolastico, nel nostro Paese, tiene impegnati mediamente dodici mesi in più i nostri giovani, facendoli restare irrimediabilmente indietro nella successiva corsa all’occupazione a livello internazionale, con relativo aumento del tasso di disoccupazione e, di riflesso, la mancanza di volontà nel conseguire una laurea.



Di questo argomento Letta ha parlato nel corso di un’intervista concessa a “Restart”, programma in onda su Rai Due, concentrandosi proprio sulla scuola e sulla formazione e proponendo, dunque, quella che può essere denominata, senza timore di smentita, una vera e propria riforma del percorso scolastico, così da variare radicalmente il modello attualmente in essere nello Stivale e fare sì che gli studenti italiani possano portare a termine il proprio viaggio in anticipo rispetto a quanto accade ora e potersi candidare prima sul mercato del lavoro.



ENRICO LETTA: “COSÌ AVREMMO PIÙ GIOVANI DESIDEROSI DI STUDIARE E ANCHE PIÙ LAUREATI”

Sulla scuola Enrico Letta, di fronte alle telecamere di Rai Due, ha recentemente dichiarato quanto segue: “Gli studenti italiani, a paragone con gli studenti degli altri Paesi, sono tutti più vecchi di un anno, perché da noi, com’è noto, la scuola finisce un anno più tardi. Questo crea loro un problema di competizione molto forte e io credo si debba intervenire”. Per fare sì che la strada del domani per le nuove generazioni possa essere quanto più possibile in discesa – al netto, va da sé, delle competenze acquisite nel tempo -, secondo Letta si avverta la necessità di rifare il percorso scolastico complessivo, magari cominciandolo prima, per far sì che si esca un anno prima. Sarebbe un modo per invogliarli a studiare di più e per avere più studenti laureati”.

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