Enrico Lo Verso e Lucio Dalla, storia di un’amicizia e di qualche rimpianto. Uno ne ha l’attore, e lo ha confessato a Vieni da me. «Era di famiglia, anche se ci siamo visti e sentiti pochissime volte, ma sento la mancanza dell’ultima volta in cui ci vedemmo ad un concerto in Sicilia. Mi disse di andarlo a trovare, ma non potevo e non ci siamo più visti, e mi dispiace molto». Enrico Lo Verso ha parlato del figlio Giacomo, che vive in Lettonia, dove fa il pilota di linea. «Sono stato forse troppo autoritario, ma avevo il terrore che crescesse come un figlio viziato di uno conosciuto. Gli levalo tutto ciò che poteva essere un di più rispetto a chi non ha nulla. Elena invece è sempre stata più giusta. Non me l’ha mai rinfacciato, ma se vuole qualcosa la ottiene da solo». Elena comunque è la sua compagna, che ancora non è diventata sua moglie: «Ancora no. Avevamo deciso che ci saremmo sposati per i 18 anni di Giacomo, ma ne ha 26 ora. Comunque vogliamo festeggiare in tour». (agg. di Silvana Palazzo)



LA SINDROME DI ZORRO E GLI SPECCHI…

Enrico Lo Verso ha la sindrome di Zorro: «Da quando ero piccolo, mi piace aiutare gli altri». Nell’intervista a Vieni da me ha parlato di un altro “problema”, quello con gli specchi: «Mi danno fastidio. Quando mi trasferì un’amica mi chiese dove avevo gli specchi, io così mi resi conto di non averne. Sto facendo uno spettacolo in cui ho la scenografia piena di specchi, per fortuna vuoti». E poi ha spiegato perché non si scompone di fronte alle critiche che riceve a Ballando con le Stelle. C’è il caso, ad esempio, di Selvaggia Lucarelli che lo accusa di avere poca personalità, ma l’attore non ha mai risposto male a nessuno della giuria nonostante gli attacchi. «Cercare il chiasso non mi piace, perché fare piazzate per un gioco? Ho un’etica e ho ricevuto una certa educazione. Non bisogna alzare la voce, ma colpire il bersaglio. Urlare non ha senso. Si dimostra carattere andando avanti, senza fermarsi mai». (agg. di Silvana Palazzo)



ENRICO LO VERSO A VIENI DA ME

Enrico Lo Verso racconta a Vieni da me i momenti più intensi della sua infanzia, nella quale tra laltro ha scoperto di voler fare lattore. «Quando ero piccolo andavo sempre a giocare in teatro, era il mio parco giochi. Ancora oggi continuo a giocare, faccio lattore», ha raccontato nello studio di Caterina Balivo. Enrico Lo Verso ha quindi aperto i cassetti della sua carriera e della vita privata per raccontare aspetti inediti di sé. «Mio fratello vive a Siracusa, mia sorella a Roma, quindi vedo lei di più». In merito invece allesperienza a Ballando con le Stelle: «Cosa ne pensano? Spero che mi votino», ha scherzato lattore. Enrico Lo Verso ha poi svelato un retroscena sul fratello Beppe: «Tutte le mie amiche volevano lui». Ma poi ha ricevuto una sorpresa proprio da lui: un videomessaggio nel quale è apparso anche il padre, che ha citato la mamma. «Io la sento sempre accanto», ha detto a proposito della madre.



ENRICO LO VERSO SU ANTONIO BANDERAS

«Come diceva mamma, è andato via lunico con cui potevo parlare», ha detto il papà di Enrico Lo Verso nel videomessaggio trasmesso da Vieni da me. «Il salto è la rappresentazione della nostra infanzia. Eri bello monello», aggiunge invece il fratello Beppe. «Sei un bravo figliolo, lo dimostrano le telefonate che mi fai ogni giorno per raccontarmi le tue giornate», ha raccontato il papà di Enrico Lo Verso. Mentre il fratello ha proseguito: «Ero molto più bravo di te, ma come ballerino sei tu più bravo». Entrambi gli hanno fatto gli auguri per la sua partecipazione a Ballando con le Stelle. Poi è tornato a parlare di sé e di una fase particolare della sua vita, quella in cui ha deciso di lasciare la Sicilia: «Non ho mai avuto nessun problema, quindi come facevo a crescere? Per questo ho deciso di partire, di andare a Roma. Senza difficoltà non impari». Cè però un curioso retroscena: per Il ladro dei bambini fu scelto Antonio Banderas per il ruolo del carabiniere Antonio, poi fu scelto Enrico Lo Verso. «Ero arrabbiatissimo in quel provino, perché avevano preso uno straniero, Banderas, come protagonista. Io dovevo doppiarlo e invece sono stato preso io».