Enrico Lucherini, press agent del cinema, ospite nella puntata di Maurizio Costanzo Show trasmessa in replica domenica 11 agosto 2019 su Canale 5. Considerato il più contemporaneo dei comunicati, Enrico Lucherini ha raccontato come si è inventato un mestiere ai tempi quando la figura del press agent non esisteva ancora. “Il mio lavoro non è quello di trovare uno scoop e basta. Preparare un film, e film io all’inizio non c’era nessuno, la stampa non c’era, e ho avuto La Ciociara, La Dolce Vita, Il Gattopardo, Il Bell’Antonio, tutti in due settimane. Ero solo, poi preso Matteo Spidora sei mesi dopo, il mio socio. Lì era terra di nessuno, andavi con qualunque notizia e veniva pubblicata” ha detto a Maurizio Costanzo.
Maurizio Costanzo: “Enrico Lucherini è il più bravo press agent”
Parlando di Enrico Lucherini è proprio Maurizio Costanzo a parlarne con parole di grandissima stima. “Sono stato il primo a portarlo in tv. È il caso di dire: Lucherini è il più bravo come press agent e come inventore di eventi. Mi dispiace per i più giovani ma si attaccano. Un augurio per lui? Continuare a campare per altri 80 anni così, continuare ad esserci lui e le sue ‘lucherinate’” dice Costanzo. Dal canto suo Lucherini, recentemente ospite del programma “Io e te” di Pierluigi Diaco racconta come tutto sia partito da Sophia Loren che gli consiglio di lasciare il mondo della recitazione. Così Lucherini si è dedicato alla stampa diventando press-agent e inventandosi un mestiere. “Leggo 6-7 quotidiani al giorno, tutti i settimanali, tranne quelli che escono solo in provincia” – ha detto Lucherini che parlando di talento ha le idee molto chiare: “scoprire il talento quando è ancora acerbo, magari con una bella ragazza ma giovane, mi piace più di lavorare con una che è già grande. Un po’ come mi è successo con Sandra Milo da ragazza”.
Enrico Lucherini: il ricordo di Enrico Vanzina
Durante la sua straordinaria carriera di press agent cinematografico, Enrico Lucherini ha lavorato con tutti i più grandi artisti del cinema italiano. Tra questi anche Enrico Vanzina, i cui film sono stati spesso oggetto di critica proprio come è successo in passato al grande Totò. “Ho fatto l’80 per cento dei film di Enrico e Carlo Vanzina. Quindi non me l’aspettavo. Critica severa verso quei film? Un po’ come con Totò. Quando recitava nei film 2 o 4 righe: quando è morto è diventato il più grande del cinema. Succede non per invidia dei giornalisti ma per incompetenza. Parecchi guardano 10 minuti il film e fanno la critica. Io ho superato tutto questo perché ho talmente entusiasmo e spirito…”. Lucherini è stato fondamentale anche nella carriera di Carlo Verdone che su di lui ha detto: “mi ha introdotto nel cinema, mi ha detto come comportarmi, come rispondere alle domande. Mi ha insegnato molto. È un uomo molto generoso, è l’unico penso che è rimasto a fare delle cene col cinema italiano, per quello che ne è rimasto, così per chiacchierare, per divertirsi. È un uomo molto simpatico e generoso”.