Dopo una vita passata a promuovere il cinema, lanciando film e attori, Enrico Lucherini ha deciso di uscire di scena, all’età di 88 anni. “Basta, non ne posso più. Il cinema italiano è da buttare”, tuona lo stesso press agente romano, parlando con il quotidiano IlMessaggero. Enrico Lucherini è stato di fatto quello che ha inventato la promozione cinematografica, pubblicizzando film con le famose “lucherinate” fra finti flirt, bufale, malori, incidenti create ad hoc e chi più ne ha più ne metta, e per congedarsi si terrà uno show teatrale il prossimo 1 ottobre allo spazio OffOff di Roma dal titolo “C’era questo c’era quello”, omonimo di uno show tv animato degli anni ’90. Enrico Lucherini si definisce “avvelenato” per il cinema di oggi: “Nel dopoguerra ci ha salvato il neorealismo mentre con gli attuali film non andiamo da nessuna parte”.
La collega de IlMessaggero chiede quindi se non starà esagerando e lui ha replicato: “Non credo proprio. I film sono orribili e mettono il pubblico in fuga. Per non parlare degli attori costretti a interpretare personaggi che sembrano scappati di casa”. Quindi argomenta: “Elio Germano è bravissimo, ma non si può vedere in un ruolo depressivo come il pittore Ligabue. Valerio Mastandrea fa sempre lo stesso film. Pierfrancesco Favino funziona nei panni di Buscetta, ma quando l’ho visto fare D’Artagnan con il finto accento francese ho spento la tv. Perché mai deve interpretare un personaggio così?”.
ENRICO LUCHERINI: “MOLTE ATTRICI ITALIANE PENALIZZATE DA SCENEGGIATURE”
Nel panorama cinematografica in rosa sono tante le attrice ammirate dallo storico press agent: “Matilda De Angelis, Greta Scarano, Miriam Leone. Punto. Le altre, da Margherita Buy ad Alba Rohrwacher e Claudia Gerini”, che però secondo lo stesso sarebbero “penalizzate da sceneggiature che ne umiliano il sex appeal, la dimensione epica. E ti credo che le dive oggi sono influencer come Chiara Ferragni, che tristezza. Per non parlare della promozione autolesionistica”.
Tanti i film e gli attori lanciati nell’olimpo cinematografico, ma Lucherini ha preso anche qualche abbaglio, fra cui quello più storico: “Nel 1987, sul set del film Un’australiana a Roma, incontrai l’allora sconosciuta Nicole Kidman e la considerai una scopa con i capelli. Ma due anni dopo l’attrice esplose nel thriller Ore 10: calma piatta”. Ma il suo addio al cinema è irrevocabile? “Assolutamente. Ho scoperto le serie tv e ora sono pazzo di Omicidio a Easttown. Anche spettinata e malvestita, la protagonista Kate Winslet è una star. Come quelle di ieri”.