Enrico Mattei, fondatore dell’Eni ed ex membro della Camera dei deputati con la Democrazia Cristiana, è morto il 27 ottobre 1962, quando il suo aereo, con cui stava tornando a Milano da Catania, precipitò nelle campagne di Bascapè mentre era in fase di avvicinamento all’aeroporto di Linate. Insieme all’imprenditore sul velivolo c’erano il pilota Irnerio Bertuzzi e il giornalista statunitense William McHale della testata Time–Life, incaricato di scrivere un articolo su di lui. Anche loro persero la vita.



L’incidente è da sempre avvolto nell’ombra. Inizialmente si ipotizzò che la causa del disastro fosse una manovra male effettuata, poi anche che il pilota si fosse suicidato a causa di una delusione d’amore. Poi si parlò di un’avaria del motore. I risultati della prima inchiesta tuttavia non furono mai convincenti. Dopo 40 anni, infatti, una nuova inchiesta della Procura di Pavia ha stabilito che la causa dello schianto fu una bomba, ma tuttora è ignoto l’autore dell’attentato. “Fu omicidio al cento per cento. Il mistero, semmai, è rimasto sui nomi dei mandanti e sul movente”, ha affermato il magistrato Vincenzo Calia, che allora si occupò delle indagini.



Enrico Mattei, com’è morto e il misterioso incidente: le teorie

La svolta nelle indagini infinite su com’è morto Enrico Mattei e sul misterioso incidente arrivò in virtù delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. Nel 1994 Gaetano Iannì disse che “per l’eliminazione di Mattei c’era stato un accordo tra gli americani e Cosa Nostra”. Una versione confermata anche da Tommaso Buscetta. Il movente sarebbe stato da ricondurre alla necessità della mafia siciliana di rendere un favore alla consorella americana e alle Sette sorelle, cioè le aziende del cartello petrolifero più famose a cui Eni faceva concorrenza .



Le teorie in merito all’incidente, tuttavia, sono diverse. Un’altra ipotesi è quella che riconduce all’Algeria. L’imprenditore infatti aveva in passato ricevuto della minacce dall’Organisation de l’Armée Secrète, una organizzazione di estrema destra francese che era contraria all’indipendenza del Paese, che fu ottenuta proprio nel 1962 e di cui la vittima era un sostenitore. Di un eventuale coinvolgimento di questi soggetti non ci sono però evidenze.