Lo studio de La Volta Buona ha accolto oggi uno dei volti più influenti della musica italiana, il direttore d’orchestra Enrico Melozzi. Una carriera brillante scandita anche dalla passione per la composizione e che passa per un’adolescenza, come da lui stesso raccontato, dedicata alla sperimentazione ed anche alla frenesia. Un’attitudine ‘movimentata’ che è poi cambiata dopo un terribile incidente. “Sono finito sotto una motocicletta, ero in bicicletta, un incidente terribile sono stato quasi due anni in ospedale. Ho ancora una cicatrice visibile alla fronte, il manubrio finì vicino al fegato”.



Enrico Melozzi, dopo aver raccontato i dettagli del terribile incidente in bicicletta, ha spiegato a Caterina Balivo cosa nello specifico ha portato la sua attitudine a mutare partendo proprio da quell’evento. “Da che ero uno che sperimentava la vita facendo anche i guai, mi sono ritrovato immobile. Anche gli amici spariscono, all’inizio ti vengono a trovare poi ti ritrovi da solo”.



Enrico Melozzi e il primo incontro con i Maneskin prima di Sanremo 2021: “Il loro produttore impose la mia presenza…”

Enrico Melozzi, dopo l’incidente, ha iniziato a concentrare la sua voglia di sperimentare totalmente nel mondo della musica. “Ho iniziato tutto da un computer, giocando con la musica; copiando, ascoltando, e così ho sviluppato la mia passione”. Il direttore d’orchestra è stato poi incalzato da Caterina Balivo per un aneddoto sul primo incontro con i Maneskin, la band con la quale ha conquistato la vittoria a Sanremo 2021. “Ho conquistato i Maneskin con il biliardo? In realtà è riduttivo, tutto nasce dal rapporto stretto con il loro produttore che ha quasi imposto la mia presenza: ‘Se non c’è melozzi non lo faccio’. Così nasce il nostro primo incontro in un locale dove appunto c’era il biliardo”.

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