Dall’operato del governo alla situazione all’interno dei partiti, Enrico Mentana a tutto tondo ai microfoni di Non è l’arena. Il direttore del Tg La7 ha esordito così: «La politica ha smesso da tempo di riuscire a plasmare delle figure in grado di essere grandi amministratori e grandi politici. Andando indietro nel tempo, vediamo che i governi erano fatti da forze politiche chiacchierate ma i singoli erano dirigenti che sapevano fare scelte. Adesso c’è una visione di rappresentanza immediata, ma la vera politica è quella che programma. Tutti pensano alle prossime elezioni, è da tempo che la politica ha perso il bandolo della matassa».
«Draghi è stato chiamato per questo, è la safety car in pista, dietro ci sono piloti che hanno sbandato tutti e che aspettano tempi migliori: la safety car ci garantisce che non ci siano incidenti di percorso», ha spiegato Enrico Mentana, aggiungendo poco dopo: «Draghi è il perfetto garante agli occhi dell’Europa e del mondo di un’Italia affidabile. Ha meriti evidenti, ha rappresentato la Bce in decine di consessi internazionali, è sempre stato interlocutore al più alto livello essendo un’autorità internazionale e come italiano credibile. Ora il premier è onnipotente».
ENRICO MENTANA: “MELONI PUO’ SUPERARE SALVINI”
Enrico Mentana si è poi soffermato sulla situazione all’interno del Movimento 5 Stelle: «Il M5s sta diventando un’altra cosa, perdono quella parte che è fedele al precedente Movimento. Conte o Di Maio? Tutti sanno che la lotta sotterranea che c’è stata tra loro due. Di Maio non vedeva come la fine di tutto la crisi di governo, i contiani hanno tentato di frenare il passaggio a un altro governo. Tra i fedelissimi di Conte è stata vista malissimo la scelta di Grillo di accettare il nuovo governo». Il giornalista è poi entrato nello specifico a proposito del duello tra Conte e Di Maio: «E’ evidente che sono due galli nel pollaio, ma è altrettanto evidente che Conte è molto più popolare nell’elettorato di Di Maio. Ma quando un dirigente di un’altra forza politica pensa al M5s, pensa a Di Maio come interlocutore, perché Conte non è ancora in campo». Enrico Mentana ha poi analizzato il clima all’interno del Centrodestra, in particolare sull’ascesa di Giorgia Meloni: «La Meloni è la dimostrazione di come una donna tenace e forte ce la possa fare in politica. La Sinistra paga lo scotto di essere la parte più tradizionale della politica. La Destra esiste solo da un quarto di secolo. Per questo ci sono tantissimi dirigenti che sono ancora in una logica nella quale prevalgono i maschi. Nella Destra c’è più spazio se uno è capace. Può superare Salvini? Sì, può superarlo, poi si vedrà chi sarà il candidato premier. La Meloni al governo cosa sarà? Quella di adesso o un’altra cosa?».