Enrico Mentana è stato intervistato stamane dal programma di Rai Due, I Fatti Vostri, e nell’occasione il noto giornalista tv ha raccontato i suoi esordi in Rai: “In via Teulada sono arrivato per la prima volta il 27 febbraio 1980 c’era già il Comitato. Fa sempre un certo effetto tornare, anche se minore rispetto a prima. Me ne andai da qui da via Teulada a luglio 1991, tu avevi 17 anni”, dice rivolgendosi a Salvo Sottile, il conduttore. Al che il padrone di casa ha commentato: “Tutto quello che ho imparato nel bene o nel male l’ho imparato da questo signore”, poi Mentana: “Non lavoriamo più insieme da 18 anni, avevi 18 anni quando ti ho assunto e ora ne hai quasi 50. I capelli sono ancora… non c’è l’aiutino?”.
Salvo Sottile ha quindi ricordato come il direttore del TgLa7 avesse il giornalismo nel sangue: “Da piccolo facevo le telecronache, era prima della tv quasi, ma penso che tutti i bimbi che volevano fare i giornalisti avevano davanti agli occhi lo strumento più innovativo che era la tv e che sembrava il futuro. Mio padre faceva il giornalista della carta stampata quindi per me era ovvio pensare alle telecronache. Io avevo 14 anni quando ci fu lo sbarco sulla luna, uno può immaginare una telecronaca più forte di quella? Si raccontavano le cose con le immagini in diretta e questo stiamo continuando a fare”.
ENRICO MENTANA E LA PRIMA MARATONA: “LADY D E IL PRINCIPE CARLO…”
La prima maratona di Mentana è stata il matrimonio di Lady Diana e dell’ex principe Carlo: “Sono quelle cose lunghissime piene di particolari, Diana era la novità assoluta, Carlo era già Carlo, c’era un’istituzione delle fiabe e del principe e poi c’era lei che era una bellezza in qualsiasi contesto. vennero in Italia negli anni successivi, cose che non si sono più riviste”. Sull’amicizia con il collega Vincenzo Mollica: “Un grande, sono entrato in Rai il 27 febbraio 1980 lui era entrato il 25 febbraio, eravamo insieme agli esteri, lui non c’entrava per niente. Finito il tg scendevamo assieme a mensa ed è la persona al mondo con cui ho cenato di più, per 8 anni abbiamo cenato insieme io e lui, conosco tutte le sue abitudini alimentari e molto di più”.
Un altro grande amico di Enrico Mentana è Lamberto Sposini: “Con lui abbiamo riso tanto, eravamo così amici che quando ho fatto il passaggio gli ho chiesto se voleva venire con me e abbiamo continuato a divertirci. Quella complicità che non muore mai”. Sulla maratona più difficile: “E’ stata quest’ultima non solo per la durata ma anche perchè ho una certa età. Io sempre fresco in diretta? Quando c’è l’adrenalina, deve essere tutto in diretta e non c’è copione… le cose le devi raccontare e ti appassionano, quando c’è questa cosa non c’è ne giorno ne notte”. Chiusura sulle due grandi passioni, Inter e 007: “L’inter è una malattia curabile ma io non voglio trovare la cura. Film 007 li ho visti tutti, con il primo mi innamorai di Ursula Andress che usciva dall’acqua, mi ha sempre appassionato”.