Il politicamente corretto è il contrario del giornalismo: parola di Enrico Mentana. Il direttore del Tg di La 7 ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de Il Giornale e si è soffermato sul caso Bari Weiss, editorialista del New York Times che ha deciso di lasciare il quotidiano per averla emarginata per le sue idee centriste. La cronista è finita nel mirino dei critici sui social network, che l’hanno definita troppo politicamente scorretta: per Mentana questi sono gli effetti della convivenza con il tempo nuovo che stiamo vivendo e, soprattutto, «della convivenza con i social network». Il giornalista è poi tornato sulla bufera su Indro Montanelli: «Bisogna rapportarsi con la Storia per come stavano le cose in quel momento. È ridicolo giudicare la Storia ai tempi di Twitter. Non se ne capisce la progressività. Tutto cambia». Enrico Mentana ha poi precisato che al giorno d’oggi sarebbe impensabile fare quello che ha fatto Montanelli in Africa, «ma il senno di poi è il senno di poi».
ENRICO MENTANA: “A ME NON INTERESSANO LE CRITICHE IN RETE”
Enrico Mentana si è poi concentrato sul suo rapporto con la rete, ricordando le critiche ricevute per la posizione assunta sull’attacco del premier Conte all’opposizione registrato poco prima di Pasqua: «A me non interessano le critiche in Rete. […] Non bisogna cadere nemmeno nel vittimismo degli opinionisti: sia in Italia che negli Usa non si vedono dei grandi perseguitati. Certo, devi sempre tenere conto della testata per la quale scrivi e dei tuoi lettori». Il direttore del Tg La 7 ha poi affermato di non credere che la Sinistra utilizzi le leve del politicamente corretto per silenziare le idee diverse, sottolineando successivamente di non aver mai sentito la pressione del politically correct: «Il politicamente corretto è esattamente il contrario del giornalismo perché porta all’omologazione. Per fare giornalismo devi trovare degli elementi di discontinuità, stupore, spiazzamento. Il politicamente corretto è il contrario. Il politicamente corretto senza passato e senza futuro è pericoloso».