Dura replica di Enrico Mentana al comunicato di Palazzo Chigi e alle critiche subite in questi giorni. Il direttore del Tg di La7 era finito nella bufera perché dopo la conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva commentato duramente l’attacco a Matteo Salvini e Giorgia Meloni. “Se l’avessimo saputo, non avremmo mandato in onda quella parte della conferenza stampa”. Apriti cielo: sui social sono partiti subito gli attacchi al giornalista, nella giornata odierna è arrivato il comunicato di Palazzo Chigi che spiegava la presa di posizione del premier. Nel Tg delle 20 allora Mentana ha voluto dire nuovamente la sua con parole che sono destinate a far ulteriormente discutere. “Visto che se ne è parlato tanto, visto che ne ha parlato un comunicato di Palazzo Chigi, vediamo di tornare a quello che è successo venerdì. Dirigo telegiornali da 28 anni, io non ho mai censurato nessuno”, ha esordito rivolgendosi direttamente ai telespettatori. E quindi ha smentito di essere pro censura: “Sfido chiunque ad alzare la mano per dire che ho censurato qualcuno. Hanno lavorato con me tanti giornalisti, di tutti i tipi, tra cui un influente parlamentare della stessa corrente politica della forza di maggioranza parlamentare. Potete chiedere anche a tutti loro se ho mai censurato qualcosa o qualcuno”.



ENRICO MENTANA VS GIUSEPPE CONTE A TG LA7

Enrico Mentana ha citato anche un attacco ricevuto. Qualcuno infatti gli ha ricordato l’episodio delle videocassette di Arcore: nel 1994 Silvio Berlusconi fece la sua discesa in campo mandando videocassette a tutti i telegiornali. “Io dirigevo un telegiornale abbastanza importante, a Mediaset. Feci ridurre da 9 a 4 minuti quel videomessaggio, perché nei telegiornali bisogna dare spazio a tutti, ma non è possibile che tutti abbiano accesso come se la televisione fosse una buca delle lettere”. Il direttore del Tg di La7 ha chiarito che tra le prerogative del presidente del Consiglio c’è anche quella di rivolgersi al Paese. A tal proposito ha detto: “Se evidentemente in questi giorni ha usato questa risorsa così spesso è perché siamo alle prese con un’emergenza grave. Credo che sia giusto ascoltare tutte le volte notizie di provvedimenti e altro da parte di chi sta guidando il Paese, ma non per polemiche politiche con le opposizioni”. A proposito del Mes ha spiegato che “la vicenda è molto controversa”, quindi ha tirato in mezzo anche Matteo Salvini e Giorgia Meloni. “Il modo in cui sono intervenuti dopo l’accordo all’Eurogruppo è stato molto duro e in qualche modo sguaiato, sicuramente censurabile. Ma il presidente del Consiglio con un post, un comunicato o un’intervista poteva ristabilire con forza la verità. E tutti avremmo ripreso con enfasi una polemica risposta nei confronti di quelle accuse”.



ENRICO MENTANA: “QUESTA NON È DEMOCRAZIA”

Nessuna retromarcia da parte di Enrico Mentana dunque sulla vicenda dell’attacco di Giuseppe Conte ai due leader di Lega e Fratelli d’Italia. Anzi, non crede neppure alla tesi della “fake news” citata da Palazzo Chigi. E non vuole nemmeno che si parli di censura. “Quando Palazzo Chigi chiede di intervenire interviene, nessuno chiede il testo prima o censura. Era solo un modo per dire che non può esser data la possibilità – se non per Chavez – a un capo del governo di intervenire su quel che vuole, quando vuole, perché questo non è da democrazia”. E se ne esce con una lezione sulla democrazia: “È diversa da tutti gli altri sistemi perché ha l’opposizione e se la deve coltivare gelosamente chiunque la governa perché serve da elemento di equilibrio e pungolo. Quando sbaglia rafforza chi governa”. Tornando alla vicenda del Mes, il direttore del Tg di La7 si schiera dalla parte del governo. E quindi si rivolge agli haters: “Traditore? Di chi? Venduto? A chi? Cari odiatori, soprattutto di una certa parte, da questo telegiornale si è criticato Salvini sui migranti, Ong, Carola Rackete, sul 25 aprile, sul censimento dei rom, sui 49 milioni, su Savoini e la Russia. Poi quando non era più ministro sulla citofonata di Bologna”.



ENRICO MENTANA VS ELETTORI M5S

In questo passaggio Enrico Mentana sembra rivolgersi agli elettori del Movimento 5 Stelle. La deduzione è semplice: “Su quasi tutte queste cose molti di quelli che attaccano sono stati zitti o hanno approvato, perché erano d’accordo o hanno approvato perché erano d’accordo o i loro beniamini erano alleati di governo”. A questo punto tira in mezzo una questione che poco centra con la vicenda in ballo, ma evidentemente gli serve per replicare a tali haters: “Si è anche votato entusiasticamente per sottrarre a un processo Salvini da parte di quell’elettorato. Allora, noi non censuriamo. Non si dica questo. Qui la libertà è assoluta, ma non c’è quella di dire che va in onda quella che voglio io. Chiaro?”. E quindi conclude con una riflessione sulla libertà e un attacco a Palazzo Chigi per il comunicato diffuso oggi: “La libertà è una cosa seria, noi preserviamo la nostra nel rispetto di chi segue i telegiornali. Spero che venga preservata ancora nonostante comunicati molto scomposti”.