Nessun rivale, ma colleghi: Enrico Michetti ha mosso i primi passi nella campagna elettorale in vista delle comunali a Roma e ai microfoni del Corriere della Sera ha fatto il punto della situazione. Il candidato del Centrodestra ha spiegato che non citerà nessun competitor nel corso di queste settimane: «Per me non esiste l’attacco personale e lo sto dimostrando».
Enrico Michetti ha smentito presunti mugugni nella coalizione dopo l’esordio in campagna elettorale, sottolineando che i partiti sono tutti motivati e carichi: «Lega e Forza Italia non felicissimi? Ho parlato al telefono con Salvini e con i responsabili di Forza Italia a Roma, parlo spesso con Giorgia Meloni. Mi creda, siamo in un’armonia totale. Oh, almeno questa è la situazione che mi si para davanti. Sul resto non so».
ENRICO MICHETTI: “CON ME SINDACO ADDIO TESSERE DI PARTITO”
Nel corso della sua intervista, Enrico Michetti ha rimarcato che una volta divenuto sindaco non esisteranno bandiere, militanze o tessere di partito, e sarebbe pronto a riconfermare dirigenti bravi di area M5s o Pd: «Se sono davvero bravi, non vedo dove sia il problema. Anche dentro il centrodestra ci sono grandissime e importanti risorse. Il punto è: siamo tutti sulla stessa barca, come in un’azienda di cui ci si contende la guida. Poi, chi vince vince, il punto è fare cose che sono utili all’azienda». Una battuta anche sullo sgombero di CasaPound voluto da Virginia Raggi: «Per me, il rispetto della legge viene prima di qualsiasi cosa. È e sarà un faro della mia azione, sempre. Di fronte a chiunque, che si chiami CasaPound o che siano i centri sociali».