Sarà Enrico Michetti il candidato sindaco a Roma per il Centrodestra, un profilo fortemente sponsorizzato da FdI che proverà a strappare la Capitale a M5s e Centrosinistra. Intervenuto a Stasera Italia, l’avvocato ha spiegato: «Io per 30 anni ho assistito i sindaci per le procedure complesse. Ci sono 300 procedure che possono partire dai cittadini, circa 600 che devono necessariamente partire d’ufficio. Ogni procedura è una serie di segmenti amministrativi complessi, la burocrazia è una giungla».
Enrico Michetti ha poi commentato la sua scelta di accettare la candidatura: «Fare il sindaco è un sogno. Affiancando da sempre i sindaci, vivendo le loro ansie e le loro gioie, questo sentimento si accende sempre di più. Poi ho ricevuto qualche attestato di stima, mi hanno chiamato e la cosa mi lusinga moltissimo. Mi hanno presentato la Meloni, ma già la conoscevo. Maglie politiche? Io sono un civico. Io credo nella patria, nel sentimento di rispetto per le istituzioni, nel senso del dovere e in una comunità che sia orgogliosa di sentirsi tale».
ENRICO MICHETTI: “OTTIMO RAPPORTO CON LA MATONE”
«Ho un ottimo rapporto con la Matone, la conoscevo perché è nota nel circuito mediatico ed è assolutamente complementare. Poi è vissuta nei gangli vitali dell’amministrazione pubblica, è stata in diversi dicasteri. E’ una persona che conosce l’amministrazione pubblica», ha spiegato Enrico Michetti, che non ritiene il ticker un punto debole: «E’ un punto di forza enorme. Io voglio fare l’allenatore: se la Matone fa 40 gol, io devo essere in grado di fargliene fare 50. Così per altre persone, come Vittorio Sgarbi: bisogna metterlo nelle condizioni migliori per dare il meglio ed esaltare la sua creatività». «Berlusconi ha detto che a settembre verrà a fare la campagna elettorale per noi», ha successivamente rivelato Enrico Michetti, per poi puntualizzare: «Quale candidato temo di più? Mi fa più paura l’astensionismo, sarebbe un fallimento. Noi presenteremo il nostro sogno, il nostro programma, se non riusciamo a creare entusiasmo tra la gente credo che sia la cosa che mi impensierisca di più».