Enrico Montesano, tra gli attori italiani più noti ed apprezzati soprattutto per la sua comicità e per le sue interpretazioni uniche e caratteristiche, è ospite della trasmissione I Migliori Anni, per celebrare la sua carriera che in 50 anni può contare innumerevoli successi. Della vita privata di Montesano non è mai trapelato molto, anche se il comico ha avuto molte relazioni e ben tre matrimoni dai quali sono nati 6 figli. La vita personale e familiare infatti, per scelta, è rimasta sempre fuori dai riflettori anche se non sono mancate negli anni alcune rivelazioni e dettagli.



Specialmente per quanto riguarda l’ultima relazione ancora in corso con la moglie Teresa Trisorio, iniziata nel 1992 e dalla quale sono arrivati i figli Michele Enrico e Marco Valerio, nati rispettivamente nel 1996 e nel 1997. I due infatti sono noti attualmente soprattutto perchè hanno deciso di seguire le orme del padre e lo hanno affiancato in vari spettacoli teatrali dopo aver studiato recitazione. In particolare Marco Valerio ha spesso dichiarato che non poteva andare diversamente in quanto suo padre è stato maestro ed esempio per questo lavoro.



Chi sono e cosa fanno nella vita i figli di Enrico Montesano

Gli altri figli di Enrico Montesano avuti dalle precedenti relazioni sono: Mattia, Lavinia, Tommaso e Oliver. Il primogenito, che l’attore ha avuto dalla relazione con la stilista Martina Spadaro nel 1986, Mattia, lavora nel mondo dello spettacolo come direttore della fotografia e produttore di cinema. Non si conoscono però altri dettagli, specialmente della sua vita privata. Gli altri tre, nati dalle nozze con Tamara Moltrasio, sono rimasti sempre fuori dal gossip e dalle scene, soprattutto l’unica femmina Lavinia della quale non si sa quasi nulla.



Oliver Montesano è uno scenografo e lavora nel campo dello spettacolo e della tv, collaborando anche agli allestimenti di programmi Rai come Ballando con le Stelle. Tommaso invece è un giornalista e cronista, ha lavorato per la testata Libero, noto recentemente per essere stato censurato e poi sanzionato dall’Ordine dei Giornalisti a causa di un tweet considerato “negazionista e diffamatorio” in merito all’emergenza pandemica, nel quale aveva paragonato i morti di Bergamo con un episodio di depistaggio avvenuto nell’ambito dell’inchiesta sul caso Moro.