Enrico Montesano invoca la “disobbedienza civile” contro l’introduzione del Super Green pass, ma la sua protesta non convince un altro critico – oltre che d’arte – del certificato verde come Vittorio Sgarbi. E da qui scoppia la polemica.
Tutto ha inizio dal duro sfogo di Montesano, che ieri all’AdnKronos ha dichiarato: “Cari amici, sono Enrico Montesano, sono Romano e a tempo perso pure Italiano. Si Italiano! per fortuna o purtroppo lo sono! Amici veri, amici rimasti, scremati, amici dalle affinità elettive, smettiamola di inviarci messaggi. Io sono stufo, non accetto questa situazione. Sono incazzato nero e tutto questo non lo sopporto più! Iniziamo una individuale, ferma, ostinata, disobbedienza civile“. L’idea lanciata da Montesano prevede di colpire “nei suoi interessi economici questo stato traditore, questo governo iniquo e questo sistema che non ci rappresenta“. “Colpiamoli nel portafoglio“, incalza il comico, che propone: “Niente più uso della carta di credito e/o bancomat, niente consumi superflui, non ricorrere alle multinazionali tipo Amazon, niente acquisti nei centri commerciai, utilizziamo prodotti italiani e negozi di vicinato“. E ancora: “Niente banca, ritiro liquidità dai conti correnti, scorporare quota abbonamento canone e disdire abbonamento Rai. Non vedere canali generalisti. Non consumare, non seguire più programmi. Il potere lo abbiamo noi consumatori ed utenti. Nente spese a Natale. Stiamo tra noi e facciamo un Natale come facevano i nostri nonni. Mandiamo a cag** i negozi, i ristoranti battenti greeeeeen passsss. Disobbedire, sparire come consumatori“.
Enrico Montesano e la sua proposta di “disobbedienza civile” contro il Super Green pass
Una ricetta integralista, radicale, che secondo Montesano ha un chiaro obiettivo alla portata: “Devono schiattare: governo, giornali e tv, senza risorse e senza ascolti! Da oggi si comincia. Vediamo se noi segregati, maltrattati, siamo cosí inutili, insignificanti e ininfluenti! Questo super greeeen cazzz è un’offesa alla dignità. Non siamo affatto pochi! Gli possiamo fare molto male. 30 giorni!! Teniamo duro, lo so è un gran sacrificio ma ne va della nostra libertà e dignità! Possiamo ficcarglielo in quel posto! Volete farlo? Se siete convinti diffondete questo messaggio. Grazie. Resistenza Verità Libertà“.
A rispondere alla sua proposta, però, arriva Vittorio Sgarbi, secondo cui Montesano “potrebbe avere anche ragione a volersi opporre alle misure restrittive del governo, ma la sua posizione mi appare troppo estremistica per trovare un seguito: propone un lockdown ancora più ristretto, non credo possa avere il risultato auspicato perché è una posizione autolesionistica“. Secondo il critico d’arte, insomma, “Montesano combatte una battaglia troppo laterale, e rischia così di essere assimilato ai no vax. Mi pare strano che sortisca un risultato, credo che questo rientri più nelle sue provocazioni“. Infine, Sgarbi osserva: “Montesano cerca uno spazio politico nell’area no vax, ma questa non è la strada giusta. Doveva dire semmai ‘fate di più’ in questo periodo, per dimostrare eventualmente che non si diffonde comunque il contagio, ma non ‘fate di meno’“.
Montesano a Sgarbi: “Io estremista? Vaneggia”
Montesano però non ci sta. Prende la palla al balzo e risponde a Sgarbi: “Sgarbi mi definisce ‘estremista’? Con tutto il rispetto vaneggia, io sono per la libertà di scelta, freevax, e non credo che lui, commentatori vari e giornali al seguito, abbiano letto tutta la mia intervista di ieri. E se lo hanno fatto, ne hanno travisato il senso estrapolando ciò che faceva più comodo“. Montesano chiude con una stoccata: “Rispondo solo a Sgarbi perché lo stimo e perché è già la seconda o terza volta che mi descrive come estremista, uno che prende posizioni estreme. Certo, detto da Vittorio l’equilibrato, che di sparate incandescenti ed estreme è il re, mi sorprende e mi conforta. Ho ancora molto margine per estremizzare ai suoi livelli“.