La storia del cabaret, della comicità e dell’umorismo; Enrico Montesano è questo e tanto altro e lo dimostra la sua carriera divisa tra personaggi iconici, imitazioni indimenticabili e spettacoli che ancora oggi lo portano in giro per l’Italia con un seguito incredibile capace di unire intere generazioni. Ospite oggi a Domenica In, l’attore si è raccontato tra simpatici aneddoti e retroscena, partendo però dall’infanzia difficile scandita dalla morte prematura della mamma, quando aveva solo 8 anni, e l’esperienza del collegio.
“I momenti di riflessione e le esperienze di vita ti aiutano a maturare…”, introduce così il discorso Enrico Montesano, prima di essere incalzato da Mara Venier su ciò che lo ha spinto sulla strada dell’umorismo e della recitazione. “Quando ho cominciato a capire di voler percorrere questa strada? E’ stata una reazione alla malinconia che c’era e alle difficoltà della vita; quando ad 11 anni vai in collegio, ad 8 anni avevo perso mia mamma… Lì devi cavartela da solo, non puoi andare da nessuno piangendo”. L’attore ha poi aggiunto: “Eravamo tra noi, tanti piccoli soldatini. Il nostro padre rettore e tutti gli altri sono stati spettacolari, ci dicevano: ‘Devi superare l’ostacolo, fatti forza e ce la devi fare’, è stato un grande insegnamento di vita”.
Enrico Montesano a Domenica In: “Ecco come nasce ‘Felice Allegria’…”
Enrico Montesano, con la sua solita ironia, ha poi proseguito il racconto a Domenica In con ulteriori aneddoti. “Dal collegio ci mandavano a scuola fuori, non studiavamo in collegio; avevamo i voti a scuola e anche in collegio, se non erano positivi la domenica non potevi tornare a casa. Quel giorno era sempre una malinconia tornare a casa la sera, per vincere quella sensazione mi divertivo a far ridere i compagni”. L’attore ha poi spiegato com’è nato uno dei suoi personaggi più iconici: “Felice Allegria nasce nel primo teatro cabaret, è figlio dell’osservazione di alcuni personaggi romani. Lo portai per la prima volta in televisione a ‘Che domenica amici’, era il 1968 e presentava Raffaele Piciu”.