Enrico Montesano torna a parlare del coronavirus, in particolare delle polemiche che suscitano le sue prese di posizione. C’è chi, ad esempio, lo accusa di essere negazionista. «Non ne posso più di questa parola, la trovo inappropriata», ha dichiarato nell’intervista a La Verità, spiegando che si tratta di un termine nato per l’Olocausto. L’attore comunque non nega l’esistenza del Covid, ma la definisce «una forma di influenza virulenta e rognosa, e se si sbagliano o ritardano le terapie – in maniera colpevole – causa poi rischi e pericoli per la vita». Non si definisce neppure no vax, ma tira in ballo la questione dei tempi ridotti con cui è stato sviluppato quello contro Sars-CoV-2 e contesta il fatto che si parli di distanziamento sociale e non fisico.



«L’Aifa dice che anche se l’efficacia del vaccino è molto alta, 90%, ci sarà sempre una porzione di vaccinati che non svilupperà la difesa. E non sanno ancora se l’infezione può essere trasmessa», prosegue Montesano. A proposito di un ritorno alla normalità dopo la vaccinazione, l’Aifa spiega che «non conferisce un certificato di libertà». Un’espressione che non piace ad Enrico Montesano: «Non sapevo che ci volesse una patente per la libertà».



ENRICO MONTESANO: DAI DUBBI SUL VACCINO AL BOLLETTINO…

Enrico Montesano ad ottobre fu fermato senza mascherina, mentre oggi la mette sempre e rispetta tutte le restrizioni. «Ma se sono solo e cammino a passo svelto cerco di respirare ossigeno. Anche perché dopo 50 anni di teatro in mezzo alla polvere ne ho pure bisogno», dice a La Verità. A proposito del vaccino anti Covid, nell’intervista pubblicata oggi ha anche spiegato che preferisce aspettare. «Quando sarà chiaro cosa c’è dentro il vaccino e le sue reazioni, se consigliato, lo farò. Per me vale il principio di precauzione». Nel frattempo, l’attore rafforza le difese del suo organismo: «Mi preoccupo intanto di non intossicare il mio corpo con cibi dannosi, come consigliano il professor Tarro (Giulio, virologo, ndr) e il “farmacista”, come lui ama definirsi, Montanari (Stefano, ndr)». Per le sue dichiarazioni però spesso viene insultato e minacciato: «A volte esce l’odio, la cattiveria. Qualche odiatore mi augura persino la morte e mi ribolle il sangue». Enrico Montesano sostiene di coltivare semplicemente il dubbio. Peccato che poi parli di notizie false e messe in scena: «Dalla fila dei camion militari al bollettino giornaliero dei decessi, che mi rattristano certo, ma mi lasciano un dubbio sulla veridicità delle cifre».

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