Enrico Montesano non andava espulso da Ballando con le Stelle per aver indossato la maglia della Decima Mas, secondo Enrico Mentana. “Per quanto vi possa sembrare sconveniente non sono affatto d’accordo“, esordisce il direttore del Tg di La7 sui social. Il giornalista spiega di non dare né accettare lezioni di antifascismo. “Se avessero vinto quelli per cui combatteva la Decima Mas non sarei nato, e idealmente starei sempre e comunque con chi sfilava a Milano quel 25 aprile del 1945. Ma il fallo da espulsione contestato a Montesano sta dieci gradini sotto il busto di Mussolini esibito in casa della seconda carica dello Stato. Non solo“, aggiunge Mentana.



Il riferimento è a Ignazio La Russa e al video di diversi anni fa in cui le telecamere scorgono appunto il busto del Duce a casa sua. Dunque, per Mentana è ben più grave che La Russia sia diventato presidente del Senato rispetto al fatto che Enrico Montesano abbia indossato quella maglietta. Inoltre, non ama “l’indignazione a scoppio ritardato” come nel caso della vicenda che vede protagonista l’attore romano.



MENTANA “MONTESANO NON HA SANTI IN PARADISO”

Quando le immagini delle prove di ballo con la famigerata maglietta sono state trasmesse, nessuno si è accorto di niente. Nessuno. Né si era accorto di nulla chi aveva fatto le riprese di quelle prove, chi le aveva montate, chi le aveva visionate, chi le ha messe in onda“, evidenzia Enrico Mentana sui social. Ma sottolinea anche il fatto che nessuno si sia accorta di nulla, come conduttrice, giuria e ospiti di Ballando con le Stelle. Neppure il pubblico in teatro si è accorto di nulla. Il giornalista cita pure gli spettatori a casa, anche se in realtà, come fatto poi notare da Selvaggia Lucarelli, le segnalazioni ci sono state. “E poi, tutta questa fermezza a cosa si deve? Forse al fatto che Montesano non ha, a ogni evidenza, santi in Paradiso? In tv, da almeno sei mesi, ogni settimana che Dio manda in terra un professore ci spiega che Putin ha ragione. E nessuno lo tocca, giustamente. Ma non per democrazia, perché fa ascolto“, riflette Enrico Mentana. Il direttore del Tg La7 ricorda le battaglie dell’attore contro vaccini e Green pass, quindi lancia una provocazione: “È stato reclutato in Rai forse proprio per questo, anche se nessuno lo ammetterà“.



SELVAGGIA LUCARELLI SMENTISCE MENTANA

Enrico Mentana ha anche evidenziato il fatto che Montesano è stato eurodeputato del partito di Massimo D’Alema, dunque non è “erede dello squadrismo repubblichino. E non credo proprio che sia diventato un nostalgico, semmai un vecchio provocatore“. Per il giornalista bisognava chiederli in diretta tv conto di quella maglietta e il motivo per il quale l’abbia indossata. “E poi, solo allora, pensare al da farsi (spoiler: un perdono col monito a non farlo più). Beato il paese che non ha bisogno di telemartiri“, ha concluso Mentana. Selvaggia Lucarelli ha prontamente commentato: “Rispetto il tuo parere, mi permetto però di dirti che in realtà io ho ricevuto segnalazioni ieri in puntata quando ormai l’esibizione di Montesano era stata votata. Ne avevo anche parlato con un giudice. Ho scelto poi di verificare e pubblicare la mattina dopo. Segnalo anche che c’erano alcuni tweet che ne parlavano durante la diretta“. Ma Mentana ha tirato dritto: “Grazie, hai fatto bene a segnalarlo, ma converrai che non se ne è praticamente accorto nessuno. E soprattutto appare stupefacente – anche se non credo che qualcuno ci abbia marciato – che tutto questo sia sfuggito per almeno tre giorni a tutti. E Selvaggia, siccome sai che non sono ipocrita, la cosa è ancora più stupefacente se consideriamo che Montesano è stato arruolato pur sapendo delle sue recenti battaglie su fronti molto divisivi, e anzi forse non considerandole un’ipoteca negativa“.