Enrico Ruggeri, presidente della Nazionale Cantanti e artista di livello assoluto, ha annunciato attraverso le colonne del quotidiano “Avvenire” l’iniziativa intrapresa proprio con la rappresentativa calcistica musicale, che, unitamente all’associazione “Olimpiadi del Cuore onlus”, fondata da Paolo Brosio, prenderà parte alla due giorni di solidarietà “Mattone del cuore” in Versilia con altri big della musica, dello sport e dello spettacolo, tra cui Andrea Bocelli, Al Bano, Fausto Leali, Ivana Spagna e Carlo Conti.
La raccolta fondi abbinata servirà a sostenere il progetto di un ospedale di pronto soccorso a Medjugorje, dove lui non è mai stato: “Sono invece stato a Lourdes, che mi ha fatto un’impressione molto forte. All’arrivo, la sensazione è stata per la verità un po’ negativa, perché prima di arrivare alla grotta delle apparizioni ciò che si vede è soprattutto marketing, tra Madonnine con l’acqua, immaginette e oggetti vari. Arrivati alla grotta, tutto era diverso. Si sentiva una energia particolare, si avvertiva la presenza nel’aria delle preghiere e delle speranze delle persone. Sentivo che non era un luogo come altri. Io sono un credente, ma anche chi non lo è non può non percepire l’essenza speciale di quel luogo”.
ENRICO RUGGERI: “LOURDES E IL MISTERO…”
Enrico Ruggeri ha poi dichiarato che quando ci si avvicina alla grotta delle apparizioni e si comincia a vedere i malati, con la loro sofferenza e soprattutto la loro Fede, si capisce che qualcosa di fortissimo c’è: “Un senso ulteriore nel dolore stesso dell’uomo. Il mistero. Ci sono cose che non possiamo spiegare e questo è meraviglioso, ancor più in un’epoca come questa in cui le conquiste dell’umanità sono sempre più strabilianti. Non ci sono spiegazioni tecniche sui movimenti quantomeno del cervello, per non dire dell’anima”.
Parlando poi di futuro, Ruggeri ha asserito di non credere di essere prossimo a uno sbarco in televisione, in quanto “non mi considerano amico. Quindi niente tv, ma musica sì. Ho dei pezzi nuovi e attendo di capire cosa si potrà fare tra zone gialle, verdi, eccetera, perché è chiaro che quando esci con un album poi vuoi fare un tour”. A tal proposito, recentemente l’artista è stato fortemente criticato per il concerto di Genova senza l’obbligo di Green Pass: “Ma si facevano i tamponi gratis. L’idea che ho lanciato è una via pragmatica e di rispetto nei confronti di tutti. Credo sia la via più sicura”.