Enrico Ruggeri e il significato del nuovo singolo “Dimentico”
Enrico Ruggeri torna sulla scena musicale con un nuovo singolo dal titolo “Dimentico”. Un brano toccante e che affronta un tema delicato come l’Alzheimer, malattia che colpisce non solo la persona malata ma anche tutte le persone che la circondano. Ospite di RTL 102.5 in compagnia di Angelo Baiguini e Federica Gentile, durante “W l’Italia”, l’artista ha svelato come e perchè è nato il brano in cui l’artista canta in prima persona immedesimandosi totalmente nel protagonista del brano. «Paradossalmente, quando parlo di me canto in terza persona mentre quando parlo degli altri parlo in prima persona. Addirittura mi è capitato di immedesimarmi in persone dell’altro sesso, mi riesce più semplice perché ho meno pudore», spiega l’artista.
La canzone, come fa sapere RTL 102.5, supporta Il Paese Ritrovato, l’innovativo progetto de “La Meridiana Società Cooperativa Sociale” di Monza, da sempre impegnata nella cura delle persone con demenza e Alzheimer.
Enrico Ruggeri: ecco come è nato il brano Dimentico
Con “Dimentico”, Enrico Ruggeri lancia un messaggio sociale importante sia per i malati di Alzheimer che per tutte le famiglie che affrontano la malattia avendone un malato in casa. «La canzone nasce sulla base del tema dell’Alzheimer, dopo aver fatto una partita per la Nazionale Cantanti siamo andati nel villaggio de ‘La Meridiana Società Cooperativa Sociale’ dove tutti i cittadini sono affetti da Alzheimer. Nel villaggio hanno una vita attiva. È molto complesso ma anche affascinante e intenso. Ho preso a cuore la vicenda, ci sono tornato ed ho scritto questa canzone», racconta Enrico Ruggeri presentando a RTL 102.5 il brano che è accompagnato anche da un videoclip con la regia di Marco Falorni.
«Esiste anche un Alzheimer precoce, quando ci si può rendere utili è importante farlo. Io l’ho fatto con la Nazionale Cantanti e forse anche con le parole. Una canzone può essere un momento piacevole ma anche di riflessione. Non bisogna vergognarsi a parlarne. Quando si rompe qualcosa nel cervello è più difficile da capire rispetto a un problema fisico, ci si vergogna di più», conclude Ruggeri. Cliccate qui per vedere l’intervista.