A quanto pare la frecciatina di Alessandro Gassman, che su Twitter invitava tutti a denunciare gli assembramenti, proprio come fa lui o come avrebbe fatto, ha scombussolato il popolo dei social per giorni. Tutti parlano della sua ‘denuncia’, del fatto che sia giusta o meno fare quello che chiede ai suoi fan e sulla questione è arrivato anche Enrico Ruggeri anche se, a suo dire, la sua è stata solo una battuta. Ma cosa ha detto di preciso l’artista tanto da creare un caso nel caso? Enrico Ruggeri è reo di aver bacchettato Gassman invitandolo a denunciare spaccio e furti e non gli assembramenti. E così mentre la polemica lo ha travolto, lui ha pensato bene di chiarire il suo tweet in un’intervista al Corriere dicendosi ormai stanco del fatto che ogni cosa diventa un vero e proprio caso.
Enrico Ruggeri: “Gassman denuncia assembramenti?”
Enrico Ruggeri ha scritto: “Grande attore e regista… con un po’ di nostalgia per i tempi andati della Germania Est…” e allora apriti cielo e via una nuova polemica che lui ci tiene a chiarire spiegando che se fossero stati a cena loro due sicuramente anche l’attore avrebbe riso alla sua battuta ma su “twitter tutto diventa enorme”. La cosa tragica che Ruggeri denuncia però non sono tanto le polemiche quanto poi le offese personali che gli sono piovute addosso: “Ho letto insulti su di lui, la sua famiglia, suo padre. Una cosa orribile. Alessandro è un grande attore e regista che ha un peso (il cognome) terribile da portare, ma lo porta egregiamente. Il suo film “Il premio” è bellissimo. Questa guerra di tutti contro tutti – che Hobbes aveva previsto secoli fa – è terribile. E twitter amplifica le controversie”. Dall’altra parte lui ci tiene a precisare di non essere negazionista come qualcuno lo etichetta perché non “nega la realtà. La pandemia è oggettiva” ma pensa sicuramente che la gestione poteva essere diversa.