Non c’è forse esperienza più bella del rimanere colpiti da una inaspettata realtà davanti a sé: capita di tanto in tanto a chiunque, con un’emozione generata pari a poche cose nella vita. Ecco, la medesima esperienza pare sia accaduta al cantautore e rocker Enrico Ruggeri: con un normalissimo tweet ieri ha spiegato ai suoi followers di essere rimasto impressionato da un incontro sentito per radio al Meeting di Rimini 2021.



«Viaggiando verso il concerto di Rovigo ho sentito in radio un bellissimo intervento di Javier Prades in diretta dal Meeting di Rimini», scrive l’artista milanese. La lezione tenuta sabato dal Rettore dell’Università San Damaso di Madrid ha fatto da presentazione del tema scelto per il Meeting 2021, ovvero “Il coraggio di dire Io”: sentendola alla Radio, Ruggeri è rimasto colpito e commosso dalla analisi impostata per capire da vicino cosa sia “L’Io” oggi nella vita di tutti.



LA LEZIONE DI PRADES SULL’IO

«Da Kierkegaard a Pirandello fino ai Queen, tra domande esistenziali, filosofia, attualità. Il mondo non è solo carta velina», conclude Enrico Ruggeri informando fan e follower di un evento ‘insolito’ per un cantautore punk e rock come lui. L’arte e la conoscenza però non hanno confini e così la sensibilità umana e intimamente personale di Ruggeri è rimasta colpita e stupida da quanto sentito nei diversi passaggi proposti da Prades: come scrive per il Sussidiario.net oggi Luciano Violante – altro tutt’altro che “vicino” all’esperienza religiosa e umana di Javier Prades – «lui parla di “azione creativa”; ed è di questo che abbiamo bisogno per per capire la storia, superare luoghi comuni, riscoprire la dimensione dell’impegno per la comunità, superare la frattura generazionale che il cambiamento d’epoca ha prodotto. L’azione creativa richiede coraggio; ma, se ci pensiamo bene, è l’intera vita che richiede coraggio, perché ci impone ogni giorno di metterci in discussione per capire noi stessi e il rapporto con l’Altro». Da Pirandello ai personaggi delle serie tv contemporanee, dai Queen fino al sociologo Ulrich Beck per tornare all’’origine dell’Io con il Sì di Pietro a Cristo: come ha spiegato magistralmente l’intervento del Rettore spagnolo, la libertà dell’uomo anche (e soprattutto) oggi può sbagliare mille volte ma nel contempo può essere abbracciata dalla misericordia. E chiunque, dall’uomo di fede al politico, dal musicista al sociologo, può “scovare” questa esperienza dentro l’inquietudine del proprio vivere.