Enrico Varriale avrebbe fatto causa alla Rai a seguito della sospensione ai danni dello stesso giornalista. Come si legge sul sito del Corriere della Sera, Enrico Varriale si è rivolto al tribunale del lavoro di Roma per riavere il suo posto di conduttore presso la tv pubblica. Come ricorda il quotidiano di via Solferino, la sospensione del noto giornalista era giunta, come accordo non scritto con i vertici della Rai, dopo l’avvio di un processo ai danni dello stesso che era stato accusato di stalking e atti persecutori da parte della sua ex compagna. Oggi, aggiunge il quotidiano Repubblica, il conduttore vorrebbe tornare a lavorare in televisione senza dover attendere i tempi della giustizia, tenendo conto che il prossimo step si concretizzerà ad ottobre di quest’anno.



Enrico Varriale si è sempre dichiarato innocente in merito a tale vicenda, sostenendo ovunque «la falsità delle accuse che sono state mosse che troveranno smentita nei fatti». Nonostante la posizione dello stesso storico giornalista di casa Rai, il giudice per le indagini preliminari, Monica Ciancio, ha disposto il «divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dai luoghi frequentati dalla persona offesa», evidenziando inoltre che «le condotte poste in essere dal Varriale diano conto di una personalità aggressiva e prevaricatoria, evidentemente incapace di autocontrollo».



ENRICO VARRIALE: “NON HO MAI STALKERIZZATO NESSUNO”

Stando a quanto emerso, il conduttore si sarebbe rivolto ai vertici della redazione Sport “Che prevedono una conduzione in diretta – si legge sul sito di Open – e collegamenti esterni. In un programma che dovrebbe mettere assieme tifosi e presidenti delle squadre di Serie A”.

Varriale ha precisato: «Non ho mai stalkerizzato nessuno e chi afferma questo ne risponderà in tutte le sedi. È una dolorosa vicenda personale che avrei preferito rimanesse tale. Purtroppo però mi sono state rivolte, e rese pubbliche, accuse del tutto false. Sono sicuro che riuscirò a dimostrare la loro infondatezza facilmente e in tempi brevi».