Ha preso il via oggi il processo a carico di Enrico Varriale, anchorman Rai accusato di stalking e lesioni nei confronti dell’ex compagna, che lo ha denunciato per comportamenti persecutori, insulti, minacce e botte. Come riportato da Il Corriere della Sera, la donna sarà ascoltata il 9 maggio prossimo, come stabilito dal giudice Pierluigi Picozzi. L’esame si svolgerà a porte chiuso, come richiesto dalla parte civile. Fra i testi ammessi anche una collega di Varriale, la nota conduttrice televisiva Paola Ferrari. Al processo si è arrivati dopo che a settembre il gip Monica Ciancio ha ravvisato la presenza di reati stabilendo per l’ex vicedirettore di Rai Sport il divieto di avvicinamento. Varriale dal canto suo si è difeso a livello mediatico con un’intervista concessa a “La Repubblica” in cui ha dichiarato: “Lo so che ho fatto qualcosa che non dovevo fare. Ma so anche che non sono il mostro di Milwaukee… Mai le ho messo le mani al collo“.

Enrico Varriale: via al processo per stalking e lesioni

Il “caso” Varriale esplode ai primi di agosto, ma le versioni dei protagonisti sono divergenti. Da una parte c’è la presunta vittima, secondo cui il giornalista non accettava di essere lasciato; dall’altra c’è la tesi di Varriale, secondo cui al contrario la donna era gelosissima di lui. La situazione degenera il 6 agosto, quando Varriale avrebbe oltrepasato il confine della civiltà. Scrive il gip: “Durante un alterco per motivi di gelosia la sbatteva violentemente al muro, scuotendole e percuotendole le braccia, sferrandole violentemente dei calci, e mentre lei cercava di rientrare in possesso del cellulare che le aveva sottratto, le afferrava il collo con una mano cagionandole lesioni“. Sempre Varriale, non rassegnandosi alla fine della relazione, avrebbe poi preso a tempestarla di “telefonate, messaggi, citofonate“. A questa inchiesta se n’è poi aggiunta un’altra, quella condotta dalla pm Gabriella Fazi, avente protagonista un’altra donna che asserisce di essere stata a sua volta schiaffeggiata e insultata da Varriale ai primi dello scorso dicembre. Nella giornata odierna, scrive il Corriere della Sera, si deciderà in merito alla vicenda dell’ex compagna del giornalista, assistita dall’avvocato Teresa Manente. Contro Varriale sono state raccolte tre testimonianze raccolte: il portiere dell’appartamento in cui ebbe luogo la lite del 6 agosto, l’amico della vittima che ascoltò le sue telefonate disperate, ed una sua amica d’infanzia.