È morto l’attore che a 19 anni interpretò Gesù nel Vangelo di Pasolini, Enrique Irazoqui. Era giunto in Italia per convincere intellettuali italiani a recarsi in Spagna a tenere conferenze contro la dittatura franchista al potere. Fra questi aveva incontrato anche Pier Paolo Pasolini, che invece di andare in Spagna (ci sarebbe poi andato, ma in seguito), rimanendo folgorato dal suo viso, gli chiese di interpretare il ruolo di Gesù nel film che aveva intenzione di girare, Il Vangelo secondo Matteo. Enrique Irazoqui era un giovane di buona famiglia, anarchico convinto e anti franchista. Accettò riluttante dicendo al poeta che per lui la Chiesa rappresentava il potere fascista.



UN GESU’ “COMUNISTA”

Pasolini gli rispose che con il film avrebbe voluto restituire al popolo il Cristo combattivo che era stato occultato dalla iconografia borghese asservita al potere e che non voleva fare un film con il tipico Gesù biondo di Hollywood. A Pasolini non importava, lui diceva che «Per me la bellezza è sempre una “bellezza morale”; ma questa bellezza giunge sempre a noi mediata: attraverso la poesia, o la filosofia, o la pratica; il solo caso di “bellezza morale” non mediata, ma immediata, allo stato puro, io l’ho sperimentato nel Vangelo». Irazoqui è morto stanotte in un ospedale di Barcellona, aveva 76 anni. Dopo il film con Pasolini era diventato professore di economia negli Stati Uniti per ritirarsi poi da pensionato in patria. Devolse tutta la paga del film al movimento anti franchista. Tutto il film è girata per la città di Matera.

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