C’è la prima immagine dell’entanglement quantistico, un complesso fenomeno della meccanica quantistica che Einstein definì una «spaventosa azione a distanza». E non ha un analogo nella fisica classica. Un team di fisici dell’università di Glasgow, nel Regno Unito, lo ha fotografato per la prima volta. Il gruppo ha poi mostrato l’immagine della strana interazione tra le particelle che è alla base del fenomeno e del funzionamento dei computer quantistici. L’entanglement quantistico si manifesta quando due particelle sono collegate intrinsecamente. Questa unione ha effetti sul sistema fisico: anche se si trovano a distanza, qualsiasi azione sulla prima ha istantaneamente effetto sulla seconda, e viceversa. Nella fattispecie, i fisici hanno fotografato l’entanglement tra due fotoni che interagiscono e per un istante condividono lo stesso stato fisico. I risultati sono stati pubblicati su Science Advances.



ENTANGLEMENT QUANTISTICO, ECCO LA PRIMA FOTO

In determinate condizioni, l’entanglement quantistico prevede che lo stato di un sistema non sia descritto come stato singolo ma come sovrapposizione di sistemi. Così la misura di uno influisce sugli altri. Facciamo un esempio. Pensiamo alle particelle come due palline tese e legate tra loro da una fine, che però nella realtà quantistica non c’è. Quando si agisce sulla prima pallina, tirando da una parte la corda, anche l’altra si muove di conseguenza reagendo a questa azione. Ora gli studiosi hanno trovato un modo per fotografare quello che succede con una complessa strumentazione. Paul-Antoine Moreau, primo autore dello studio, coordinato con Miles J. Padgett, si è detto soddisfatto di questo risultato, perché «potrebbe essere utilizzato per far avanzare il campo di ricerca emergente del quantum computing e per portare a nuovi tipi di imaging». La ricerca potrebbe essere utile dunque per i computer quantistici. «Questo risultato apre la strada a nuovi approcci per il quantum imaging». Si tratta di un sotto-settore dell’ottica quantistica che si serve dell’entanglement quantistico per ottenere immagini a risoluzione più alta.



 

(foto: Moreau et al., Science Advances, 2019)

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