Il direttore dell’Ente Fiera di Bergamo Stefano Cristini è stato arrestato: l’accusa è di peculato, avrebbe prodotto falsi rimborsi spese intestati a ignari dipendenti. Secondo quanto riporta Il Giorno, si sarebbe appropriato nel corso degli anni di oltre 140 mila euro in maniera indebita ma Cristini , per il quale sono stati disposti i domiciliari, non è l’unico coinvolto nell’inchiesta delle Fiamme Gialle: due misure interdittive nei confronti del segretario generale Luigi Trigona e del presidente del collegio sindacale Mauro Bagini, coinvolto in concorso anche il cassiere e altri profili chiave nella gestione della Promoberg. Il provvedimento, a firma del gip Federica Gaudino su richiesta dei pm Emanuele Marchisio e Silvia Marchina, è stato eseguito dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo.
ENTE FIERA DI BERGAMO, ARRESTATO IL DIRETTORE STEFANO CRISTINI
Come riporta L’Eco di Bergamo, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bergamo e della Sezione di PG presso la locale Procura sono riusciti a raccogliere gli elementi a carico di Cristini grazie ad intercettazioni telefoniche ed ambientali, ma anche servizi di osservazione, pedinamenti e acquisizione di testimonianze. Nel corso delle indagini sono emerse gravi responsabilità anche in capo al segretario generale Trigona, sospettato di aver avallato l’operato del direttore, e nei confronti del presidente del collegio sindacale Bagini, che avrebbe cercato di aggiustare la contabilità per sminuire i fatti. Come Cristini, anche Trigona e Bagini sono stati sospesi nel loro ruolo all’interno dell’ente. La Gdf ha evidenziato che sono indagati ad oggi sette soggetti e sono state effettuate perquisizioni presso case e uffici.