Pura scuola napoletana, collaborazioni importanti (Massimo Ranieri, Paolo Fresu, James Senese), un musicista che ci ha sempre colpito per la vocalità del suo stile e la capacità di interagire e utilizzare al meglio i fiati presenti nelle sue formazioni. Questa volta in pieno fermo Covid Enzo Amazio sceglie di registrare in assoluta solitudine con la sua chitarra e alcuni synth.



“Quarantine reflections” è il titolo del nuovo album, pubblicato in digitale, un lavoro intimo, sofferto, con dediche a persone care o a grandi musicisti come Lyle Mays, leggendario pianista, venuto a mancare lo scorso febbraio. Un lavoro per certi versi scarno, essenziale, ma capace di emozionare come non mai come in Lyle, dove la acustica è accarezzata dal tipico suono alla Lyle Mays (Oberheim). Momenti densi di sentimento, quando entra l’elettrica a ricordare uno straordinario musicista che, per tantissimi anni, ha fatto vibrare il cuore di tanti appassionati. Un brano da ascoltare e riascoltare, evocativo di una musica e di gruppi (Pat Metheny Group) che hanno fatto la storia del jazz moderno.



È un cd registrato durante la quarantena in guitar solo, in tutto sette brani. I primi cinque sono improvvisazioni pure, composizioni istantanee, riflessioni sonore dettate dal momento di solitudine. Song for Rosaria è dedicato a mia cugina di recente scomparsa. Tutto è stato registrato nello studio del mio sottoscala in campagna in un armadio pieno di vestiti per rendere migliore l’acustica. La pioggia ed il vento presente in due brani è reale, registrata con un microfono in diretta dalla finestra e posto accanto al vetro. La chitarra è interfacciata a dei synth in modo da suonare in diretta senza sovraincidere, il tutto in tempo reale (Enzo Amazio).



Emozionante da ascoltare in silenzio.