Enzo Braschi e gli anni di Drive In

In una lunga intervista rilasciata ai microfoni de Il Corriere della Sera, Enzo Braschi ricorda il suo approdo a Drive In, il primo personaggio, ma anche retroscena inediti sul suo personaggio cult ovvero Il paninaro. Il primo personaggio interpretato da Enzo Braschi era il suonatore di clarinetto che, però, non ebbe il successo sperato. “Non piaceva a Berlusconi che però fu buono” – ricorda il comico sulle pagine del Corriere della Sera. “Capisco che il signor Braschi deve pur campare, aiutiamolo, ma quella roba lì non fa ridere. Mi piace, lo teniamo, gli rispose Ricci. E a me: Trevestiti, così non ti riconosce. Facevo le parodie delle pubblicità. Non sfondavo, ero abbacchiato e squattrinato”, aggiunge.



Poi l’idea geniale di dare voce ai paninari. Tutto accadde alle tre di notte quando, improvvisamente, squillò il telefono: “Domani vai a Milano, mettiti fuori da una paninoteca e osserva. Ci facciamo il tuo nuovo personaggio”, ricorda Braschi che, per raggiungere il capoluogo lombardo si fece prestare i soldi dalla madre.



Enzo Braschi e il retroscena sul paninaro

Il paninaro è stato il personaggio che ha regalato successo e popolarità ad Enzo Braschi il quale, tuttavia, nell’intervista al Corriere della Sera, svela di aver ricevuto anche qualche critica e di aver vissuto momenti particolari per la reazione di qualche paninaro che non reagì positivamente al suo personaggio.

“Quelli scaltri capivano che li rendevo simpatici, altri no. Una sera mi circondò un gruppo di brutti ceffi. Il capo avrà avuto vent’anni, alto e grosso. ‘Ora ti spacchiamo la faccia’. Risposi: ‘Io faccio ridere, però, porto avanti il movimento’. ‘Sai che hai ragione? Vuoi che ti rubiamo un paio di scarpe?’. Ai tempi di usava prendere di mira un malcapitato, bloccarlo e sfilargli dai piedi le Timberland. ‘No dai, lascia stare che gli saranno costate 200mila lire'”. Dopo Drive, per circa dieci anni, restò a Striscia la Notizia. Oggi vive alle Canarie dove “scrivo, leggo, passeggio, guardo il mare, venerdì e sabato canto blues in un locale”.