Enzo Decaro è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni della trasmissione di Rai Due “Generazione Z”, condotta da Monica Setta e andata in onda nella seconda serata di martedì 31 maggio 2022. L’attore si è raccontato a 360 gradi e si è emozionato nel rivedere le sue immagini di gioventù, con particolare riferimento ai sei anni trascorsi al fianco di Lello Arena e Massimo Troisi nel trio “La Smorfia”, a proposito della quale ha commentato: “La nostra è stata una separazione fisiologica, ma anche dolorosa per quanto avremmo voluto ancora fare”.
Da adolescente Enzo Decaro era distratto e attento al tempo stesso, smanioso di bruciare le tappe per potersi dedicare anima e corpo a ciò che più gli interessava. Come padre, “dai riscontri che ricevo dai miei figli me la cavo: ancora ci divertiamo e ci vogliamo tanto bene. Il carattere? Se serve a qualcosa, io sono sempre pronto a fare una scenata. Se non serve, preferirei evitare. Tuttavia, se c’è una motivazione, mi arrabbio”.
ENZO DECARO: “CIÒ CHE MI TRASMETTONO I GIOVANI LO RITENGO UN VERO PRIVILEGIO”
Nel prosieguo del suo intervento a “Generazione Z”, Enzo Decaro ha rimarcato quanto sia importante e arricchente lo scambio di idee, di concetti, di vedute tra la sua generazione e quella del Terzo Millennio, la cui potenza viene troppo spesso sottovalutata e sottaciuta: “Quello che mi interessa molto, avendo occasione da 20 anni di insegnare all’università, è sottolineare come tanti colleghi non conoscano i pensieri dei giovani di oggi. Ciò che ricevo in cambio da loro, in termini di energia, di entusiasmo, di intuizioni, lo ritengo un vero privilegio”.
C’è un rimpianto che Enzo Decaro si porta dietro da tempo? “Speravo di lavorare anche in teatro con Barbara De Rossi“, ha risposto sorridendo, complice la presenza in studio dell’attrice, anche lei ospite della trasmissione. Decaro ha però ottenuto una grandissima soddisfazione professionale: “Ho lavorato con Sophia Loren, per me è stato come vincere l’Oscar”.