Enzo Decaro è stato ospite del programma di Rai Uno, Uno Mattina in Famiglia, per parlare del suo nuovo spettacolo teatrale che parla anche di superstizione: “Io ho la sventura di essere il napoletano meno superstizioso che conosco – racconta facendo esordire tutti i presenti in studio – sono la disperazione dei miei commensali che mi passano il sale… non sono napoletano? Ma no, io mi mangio il cornetto, credo che essere superstiziosi porti male, c’è gente che per non passare sotto una scala scende dal marciapiede e viene investito, per non passare col gatto nero, frena e viene tamponato. Siamo la prima generazione che può uscire piano piano da queste credenze che ci attanagliano a tutti livelli”.



Enzo Decaro ha ricordato il grande maestro De Filippo, a proposito della superstizione: “Quando De Filippo parlava in quel modo della superstizione a teatro è stato rivoluzionario, ma quando uno si rende conto di tutto questo “talebanesimo” si rende conto che è lui che non va non il mondo che lo circonda. Mi sono arreso a quanto la superstizione faccia parte del nostro dna”.



ENZO DECARO: “C’E’ STATO UN COLLEGAMENTO CON HOUSTON…”

“La settimana scorsa c’è stato un collegamento con Houston dalla Nasa – ha raccontato un aneddoto sempre sulla superstizione – hanno chiesto al capo ingegnere della Nasa che cosa pensasse, e lui ha detto che stava toccando legno visto che l’obiettivo non era ancora stato raggiungo: ma tu sei l’ingegnere della Nasa”.

Enzo Decaro ha proseguito, ricordando gli inizi della sua carriera, spiegando lo spirito che lo ha accompagnato assieme ai colleghi in quell’epoca: “Appartengo ad una generazione in cui il successo era un danno collaterale, volevamo comunicare qualcosa alla città, continuare a fare le cose che facevamo per passione e improvvisamente essere pagati per quelle cose che facevamo gratis un mese prima, in quel momento abbiamo pensato: ‘Stiamo iniziando a fare qualcosa’”, ha concluso l’artista napoletano.