CHI È ENZO FERRARI? IL MITO DELLA SCUDERIA

Chi è Enzo Ferrari? Colui che rese la Scuderia che portava il suo nome un caso di studio, perché costruì il più grande team da solo. Ma la storia è cambiata quando l’Alfa Romeo si ritirò dalle gare nel 1933. Così fece il suo ingresso vero nel mondo delle corse. Fu dopo la guerra che Enzo Ferrari costruì la sua prima vera vettura. Non mancarono difficoltà, come nel 1969, quando dovette far fronte a gravi sforzi finanziari. Le sue vetture erano ricercate, ma non riusciva a soddisfare le richieste e a mantenere i programmi sul fronte agonistico. Lo aiutarono la Fiat e la famiglia Agnelli. Nel 1975 l’anno della rinascita con Niki Lauda.



Poi Enzo Ferrari non riuscì più a vedere la sua squadra campione del mondo perché mori il 14 agosto 1988 l’età di 90 anni. Ma l’ascesa della Ferrari è proseguita e nella storia è rimasta impressa la sua celebre frase: «Spesso mi chiedono quale sia stata la vittoria più importante di un’autovettura della mia fabbrica e io rispondo sempre così: la vittoria più importante sarà la prossima». Sposato con Laura Garello, da cui ebbe il figlio Dino, Enzo Ferrari ebbe poi un altro figlio, Piero, nato da Lina Lardi. Ma era nota la sua relazione con Fiamma Breschi, che gli è rimasta accanto fino alla morte.



CHI È ENZO FERRARI: LA STORIA DI UN LEGAME SPECIALE CON GILLES VILLENEUVE

Gilles Villeneuve è il pilota più amato da Enzo Ferrari. La moglie del pilota canadese disse che ciò era dovuto al fatto che vedesse in lui una sorta di figlio spirituale, mentre Gilles vedeva Enzo come un padre ed era affascinato dal suo carisma. Insomma, c’era un rapporto speciale tra i due, tanto che Enzo Ferrari, guardandosi indietro, inserì la morte del canadese tra i dolori che lo hanno maggiormente toccato. «Il mio passato è pieno di dolore e di tristi ricordi: mio padre, mia madre, mio fratello e mio figlio. Ora quando mi guardo indietro vedo tutti quelli che ho amato. E tra loro vi è anche questo grande uomo, Gilles Villeneuve. Io gli volevo bene». Ne ammirava le grandi qualità sportive, lui che voleva diventare un pilota automobilistico ma in realtà la sua carriera nelle corse continuava solo nei campionati locali.



La svolta nel 1929 quando Enzo Ferrari decise di aprire la Scuderia Ferrari, con le sponsorizzazioni di ricchi industriali tessili. L’obiettivo era fornire assistenza meccanica e tecnica agli acquirenti di Alfa Romeo, per poi stringere accordi con Bosch, Pirelli e Shell. Non poteva sapere che la Ferrari sarebbe poi diventata una delle più note e titolate squadre nel panorama dell’automobilismo sportivo mondiale.