Enzo Garinei, chi era il figlio Andrea?
Enzo Garinei aveva un figlio scomparso dopo una lunga malattia all’età di 50 anni. Andrea Garinei morì nel totale riserbo e nella discrezione. La notizia della sua scomparsa fu resa ufficiale solo a funerali conclusi. Andrea si è spento improvvisamente a causa di un male incurabile. Enzo fu ospite a Vieni da me e in quell’occasione raccontò che prima del dramma si era sentito con il figlio per accordarsi su uno spettacolo teatrale da fare insieme. Andrea aveva lavorato con i più grandi al cinema, in tv e al teatro, da Tornatore (“Il camorrista”) a Lamberto Bava (“Demoni 2”). In teatro, diretto da suo padre, in scena con “Scusi, lei ci crede ai miracoli” e “Ma va all’inferno”.
Parlando del figlio Andrea, Enzo Garinei aveva dichiarato: “Sapevamo scambiarci un’opinione, un rispetto che purtroppo manca oggi: manca molto la comunicazione, non si comunica e non si sa per quale ragione. Dobbiamo tornare a parlare, abbiamo la fortuna di avere la parola: pensate agli animali, che comunicano attraverso l’orecchio. Vogliatevi bene, conta solo il cuore: ve lo grido, amatevi. Se buttiamo via l’amore, tutto è finito”. Andrea Garinei era l’erede di una dinastia teatrali tra le più importanti, figlio di Enzo e nipote di Pietro, colui che diede vita alla celebre compagnia di “Garinei e Giovannini”.
Enzo Garinei e il dolore per la scomparsa del figlio Andrea: “Poteva essermi di aiuto…”
Della vita privata di Enzo Garinei non si è mai saputo nulla. L’attore era sposato e ha avuto un figlio Andrea. Non si conoscono ulteriori dettagli. Enzo Garinei non ha mai avuto rimpianti nella sua vita ma in un’intervista di qualche tempo fa parlava del grande dolore per la morte del figlio Andrea: “Quindi niente rimpianti, però un grande dispiacere, cioè quello di aver perduto mio figlio 3 anni fa, il 26 febbraio del 2016. Era un bravo attore, forse più bravo di me, di un altro genere. Si era fatto un nome nella serie “I ragazzi della 3^ C” e in “College”. Poi ha fatto cinema, teatro e televisione. Un tumore al polmone sinistro, è stato operato, sembrava tutto a posto e poi c’è stata una ricaduta e l’ho perduto. Per me e la mia famiglia è stato un grande dispiacere. Lui poteva essermi di aiuto. In compenso ho una figlia che mi vuole molto bene, mia moglie che ha una certa età e con la quale vado d’accordo e poi ho una nipotina, Martina, che mi fa un pochino da segretaria e che si sta laureando in Scienze dell’Educazione. Lei ama molto i bambini e le persone malate. Forse è la mia bella famiglia la ragione di questa mia serenità”.