Enzo Gragnaniello sarà protagonista al Concerto di Pasqua. Viene considerato tra i maggiori cantautori della Napoli post anni Settanta. La sua eleganza e ricercatezza artistica gli hanno concesso di scrivere pagine importanti della musica partenopea e italiana. Si può dire che la sua fama e le sue successive collaborazioni e riconoscimenti abbiano inizio proprio da qui. È il 1983 quando pubblica il suo promo album, Quartieri Spagnoli, ma il vero successo arriverà solo tre anni dopo con l’assegnazione della Targa Tenco.



Enzo Gragnaniello, la sua vita

Enzo Gragnaniello nasce a Napoli nell’ottobre del 1954 e, fin da giovane, dimostra di avere un indiscutibile talento artistico e musicale, tanto da conferirgli la possibilità, negli anni Settanta, di fondare, insieme ad un gruppo di artisti e musicisti partenopei, i Banchi Nuovi con il solo scopo di riportare in vita le radici della tradizione cantautorale napoletana. Un intento che lo spingerà a partecipare, nel 1976, ad al Festival di Berlino, una manifestazione interamente dedicata alle tradizioni popolari. Gli anni Ottanta e Novanta sono quelli che maggiormente caratterizzano la sua carriera e gli consentiranno di imporsi positivamente nel panorama anche grazie ad una serie di collaborazioni, tra cui quella con Roberto Murolo e Mia Martini.



È proprio l’amicizia con Mia Martini che, come ha dichiarato anche di recente lo stesso Enzo Gragnaniello, gli ha cambiato la vita e l’hanno segnato profondamente. Il loro incontro avviene nel 1985 e, pochi anni dopo hanno inciso “Cu ‘mme”. Mia Martini e Enzo Gragnaniello si conobbero a casa di lui che, con ironia e la classica capacità di sdrammatizzare dei napoletani, la mise a proprio agio preparandole un piatto della tradizione culinaria partenopea: pasta con fagioli e frutti di mare. Da quel momento, anche quando le malelingue sul conto di Mia Martini continuarono a propagarsi a macchia d’olio procurandole non poco dolore, lei si rifugiò nell’amicizia onesta e sincera di Enzo Gragnaniello.



Ancora oggi…

Dal canto suo, Enzo Gragnaniello, afferma ancora oggi che non era al corrente delle maldicenze sul conto di Mimì e continua a difendere l’artista a spada tratta, affermando che tutto il fango che veniva riversato addosso a Mia Martini fosse solo un vano tentativo di mettere a tacere un talento senza eguali. In nome di questa grande amicizia tra Enzo Gragnaniello e Mimì, lui e Loredana Bertè si sono incontrati molte volte sul palco in ricordo della sorella di lei. Oggigiorno la sua carriera di cantautore prosegue grazie alla pubblicazione di album di vario successo.