Enzo Iacchetti non ha amici in televisione. Neppure Ezio Greggio, con cui conduce Striscia la notizia dal 1994, può essere considerato tale. Lo confessa ai Lunatici, il programma di Rai Radio 2. «Non ho amici nel mio ambiente», spiega il popolare conduttore. Preferisce circondarsi di persone che fanno un lavoro diverso dal suo, anziché legarsi a persone dello stesso mondo in cui lavora. «Ho amici che fanno gli idraulici, i meccanici, qualcuno il dentista, uno il commercialista». In teatro poi costruisce famiglie, ma lì non ne ha una da molti anni. «Produco i miei spettacoli e scelgo persone brave e giovani che ne hanno bisogno e mi vogliono bene». E poi racconta di essere sempre a cena con i tecnici: «Non sopporto le follie dei vip». Importante in tal senso è il fatto di aver raggiunto “tardi” il successo. «Sono felice di esserci arrivato a 40 anni. Se ci arrivi a 20 rischi di perdere la testa. Il conto in banca sale improvvisamente, non ti soddisfa più niente». E su Ezio Greggio? «Sono contento così, nell’ambiente non mi sono mai fatto prendere».
ENZO IACCHETTI “EZIO GREGGIO? NON HO AMICI IN TV”
Queste dichiarazioni di Enzo Iacchetti sono destinate a far discutere, visto che in molti pensavano ci fosse una grande amicizia con Ezio Greggio. A proposito del rapporto col collega, il conduttore chiarisce: «Con Ezio siamo come i compagni di banco che si ritrovano con gli amici l’anno successivo a scuola. Quando ci troviamo, è come avere un tacito accordo di ottima convivenza». Il problema nel loro caso è dettato dalla distanza: per questo non possono frequentarsi in maniera più assidua. «Quando siamo in onda usciamo a cena insieme qualche volta, qualche messaggio, ci facciamo lo scherzo al mio compleanno il 31 agosto. Lui mi chiama un mese prima e mi dice “Auguri socio” e io faccio la stessa cosa. Il suo compleanno è il 6 giugno e io lo chiamo ad aprile per fargli gli auguri». Ma sente di dovere molto a Greggio: «È un grande compagno di banco e di televisione. Gli voglio tanto bene e mi ha insegnato tante cose senza dirmi niente. L’ho osservato molto e ho imparato solo guardando e senza mai copiare. Mi ha insegnato tanto senza volerlo».