Enzo Iacchetti e il toccante ricordo di Maurizio Costanzo: “Ecco perché mi ha salvato…”

E’ trascorso un anno dalla triste scomparsa di Maurizio Costanzo, un uomo che ha reso grande ogni campo toccato, ogni attività che ha intrapreso. Per ricordarlo, la scorsa serata è stata trasmessa una serata speciale su Canale 5 proprio al teatro Parioli, luogo che per decenni è stato scenario delle sue rivoluzioni culturali e di pensiero, con il Maurizio Costanzo Show. Tra gli ospiti era presente anche Enzo Iacchetti che, al Corriere della Sera, ha avuto modo di raccontare ulteriori aneddoti ed emozioni riferite al compianto giornalista.



“Quando è morto Maurizio Costanzo ho pianto per tre giorni, non riuscivo a smettere. Ci sono due persone che per me non sono davvero morte: mia madre e lui”. Inizia così Enzo Iacchetti, ricordato quel triste giorno in cui apprese la notizia della scomparsa del giornalista. “Perché ho detto che mi ha salvato la vita? Il Maurizio Costanzo Show era la mia ultima chance: avevo 39 anni, un figlio di tre e avevo già fatto tutti i provini del mondo, anche lì mi scartarono… Per rabbia abbandonai lì i miei testi e dopo un mese mi richiamarono”.



Enzo Iacchetti e il rapporto con Maurizio Costanzo: “Mi sembrava un gigante…”

Proseguendo nel suo racconto al Corriere della Sera, Enzo Iacchetti ha spiegato cosa successe dopo essere stato richiamato per il Maurizio Costanzo Show. “Mi ero già messo in testa di aprire un bar tabacchi sul lago Maggiore, magari con un palchetto su cui, chi voleva, avrebbe potuto esibirsi. Quando arrivò la chiamata spiegai che ero già stato a Roma e che mi avevano scartato ma la caporedattrice disse che aveva letto quello che avevo spedito, non sapeva che in realtà l’avevo abbandonato…”.

Enzo Iacchetti – sempre per il Corriere della Sera – è anche entrato nel merito del suo particolare rapporto con Maurizio Costanzo: “C’era stima e affetto, anche se continuano a vederlo il triplo di quanto fosse grande in altezza: mi sembrava un gigante. Lo amavo e gli chiedevo consiglio per tutto… Il rapporto non si è mai interrotto, tante volte dovevo rinunciare a serate ben pagate perchè mi chiamava lui all’ultimo. Preferivo pagare la penale, non potevo dirgli di no…”.