SERATA ENZO JANNACCI A DERGANO: CENA, CANTI E LETTURE. ECCO COME PARTECIPARE

Mondo che lo rese urgente”: così il titolo scelto dagli universitari del CLU della Statale di Milano per la serata interamente dedicata al grande Enzo Jannacci, in programma venerdì 28 giugno 2024 presso l’oratorio di Dergano a Milano (zona nord-Maciachini). Una cena iniziale alle ore 20 con serata di letture e canti dal vivo dalle ore 21.30 per ricordare la memoria del cantautore che assieme all’amico Giorgio Gaber ha saputo raccontare la parte più viva, commossa e scanzonata non solo della Milano di un tempo ma di un’Italia che fatichiamo a rivederla ancora oggi.



Per poter partecipare all’evento su Enzo Jannacci è obbligatoria l’iscrizione disponibile a questo link ufficiale con anche la compilazione su Google Form annessa: la serata come detto si terrà venerdì 28 giugno presso l’oratorio di San Nicola in Dergano, Via Livigno 21 Milano. Sono gli universitari di Comunione e Liberazione che invitano chiunque sia interessato ad una cena con seguente serata canti: il contributo richiesto è di 20 euro a persona (bambini under 12 gratis), mentre di 10 euro qualora si volesse partecipare solo alla serata senza la cena organizzata. Per informazioni sulla serata Jannacci a Dergano, contattare Pietro Sempio (339 177 0900).



CLU STATALE PROPONE LETTURE E CANTI DELLA STORIA DI ENZO JANNACCI

Vicino agli ultimi con allegria e umanità, innamorato della vita pur da eterno malinconico, affascinato dalla figura di Cristo: Enzo Jannacci è difficile da “raccontare” senza vederlo, senza sentire le sue canzoni, senza immaginare l’umanità che sgorgava libera da ogni suo poetico riferimento. Con un linguaggio schietto, spesso in dialetto milanese, Jannacci ha saputo raccontare al meglio la sua generazione incontrando anche in maniera molto attuale quanto oggi è complessa la realtà sociale italiana.

Diverse le canzoni che potrebbero essere proposte nella serata-evento organizzata dal CLU della Statale di Milano al pubblico: dai brani più famosi come “Vengo anch’io” a “El portava i scarp del tennis”, fino a “Ho visto un re” e “Ci vuole orecchio”; ma la tradizione popolare milanese è un’altra colonna portante della produzione jannacciana e dunque si potranno ascoltare e magari anche scoprire per la prima volta brani come “Giovanni telegrafista”, “Per un basin”, “Andava a Rogoredo”, “Ma mi” o “La luna è una lampadina”. Jannacci è però anche curiosità, commozione e compassione: e allora brani come “Vincenzina e la fabbrica”, “M’han ciamaa”, “Sfiorisci bel fiore” o l’umanissima “Sei minuti all’alba”. Jannacci vive ancora attraverso le sue canzoni e l’occasione di una serata canti del genere può essere un modo intelligente e vivace per immergersi in un’artista che ha cambiato per sempre la storia della musica e della cultura italiana.