Enzo Paolo Turchi, circa la causa di lavoro intentata dagli ex domestici Simone B. ed Eleonora C. per vedersi riconosciuto il diritto ai contributi, al tfr e alle ferie non godute, ha recentemente presentato ai giudici del tribunale di Tivoli un certificato che attesta la residenza del ballerino a Sofia, in Bulgaria, dal 1997. Per questo, il suo legale ha chiesto “l’improcedibilità del giudizio che ci occupa, con vittoria di spese competenze e onorari”. Tuttavia, scrive “Il Fatto Quotidiano”, “entrambi i giudici hanno rilevato che Turchi è domiciliato a Formello, che lì si sono svolti i fatti denunciati e lì ha sede una delle sue società. Mentre non c’è prova della permanenza in Bulgaria per 186 giorni, che è il periodo minimo per avere la residenza estera. E hanno così rigettato l’eccezione sollevata e fissato la prossima udienza per il prossimo 4 ottobre”.



Peraltro, ci sarebbe un’altra coppia di custodi italiani che avrebbe lavorato per Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo e che ora sarebbe pronta a testimoniare contro di loro. Lui si chiama Graziano Bortolanza, ha 53 anni ed è un artigiano della Valsesia; la moglie, Liliana Carangelo, ed è originaria della Toscana. Il loro periodo di lavoro a Formello è durato dal 23 maggio 2019 fino al 10 luglio 2020.



ENZO PAOLO TURCHI, CARMEN RUSSO E I DOMESTICI IN NERO: PARLA UNA SECONDA COPPIA

Bortolanza, a “Il Fatto Quotidiano”, ha raccontato la sua versione dei fatti: “Ad aprile avevo messo un annuncio su Subito.it, dove mi ha scritto Enzo Paolo Turchi, accettammo il lavoro ma è un’esperienza che non auguro a nessuno. Lavoravamo anche 12 ore al giorno per sette giorni, assecondando ogni richiesta che fosse lavare gli 11 cani, scrostare la piscina stando otto ore sotto il sole, tirare a lucido 850 metri di casa per l’arrivo di una troupe tv o partire di notte per andare a prenderli in qualche aeroporto. Ma io sono un lavoratore, i problemi erano altri… Quando abbiamo chiesto di regolarizzarci, Turchi mi ha risposto ‘Va bene, ma vi tolgo 250 euro dai 750 che vi do’. In pratica, i contributi me li pagavo da solo”.



Quando Bortolanza e la moglie hanno comunicato a Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo la volontà di andarsene, questi li avrebbero obbligati a registrare “un video col telefonino in cui dicevamo che non avevamo nulla da pretendere da loro, altrimenti non ci pagavano l’ultimo stipendio. Per fortuna abbiamo trovato subito un altro lavoro, regolare. Ma leggere le loro risposte al vostro articolo mi ha lasciato di sasso e voglio che almeno l’altra coppia abbia quel che gli spetta e che smettano di sfruttare così chi è meno fortunato. Per questo, se servirà a loro, siamo pronti a rendere testimonianza davanti al giudice”.