Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo sono stati gli ospiti della trasmissione odierna di BellaMa’, in onda su Rai 2. Tra carriera, vita di coppia e le “cadute” di Carmen Russo diventate ormai vere e proprie icone del web, Enzo Paolo Turchi ha svelato alcuni particolari della sua infanzia. “Ho cominciato a lavorare a 8 anni per comprarmi un panino. Facevo le pulizie in una bisca nei quartieri spagnoli a Napoli, perché venivamo dal dopoguerra e non c’era il lavoro per tutti” ha svelato nel corso del programma, affidando ai telespettatori anche un doloroso aneddoto della sua famiglia.



Si giocava con i tappi delle bottiglie a terra e per strada, ma già si parlava anche da bambini che cosa fare per comprarci il panino e cercare di risolvere i problemi” racconta Enzo Paolo Turchi, passando poi a ricordare un dramma fino a quel momento custodito dalla sua famiglia: “Mio padre l’ho visto due volte nella mia vita perché se n’è andato: in tempo di guerra un carro armato ha schiacciato due mie sorelline e la famiglia si è disastrata”. Con l’aiuto della moglie Carmen Russo, ricostruisce questa terribile vicenda: “le mie sorelline erano sul marciapiede a giocare con mio fratello e l’altra sorella. A un certo punto il rimorchio, il carro armato ha sbandato. Io sono nato dopo la disgrazia assieme a mia sorella. Mio padre se n’è andato, mia madre è impazzita e i miei altri due fratelli se ne andarono per sopravvivenza. Noi vivevamo allo sbaraglio”.



Enzo Paolo Turchi, “la danza mi ha salvato. Alla mia epoca non c’era internet e…”

Enzo Paolo Turchi, ospite di Bella Ma’ su Rai 2 con la moglie Carmen Russo, ricordando le vicissitudini del suo passato confessa che “la passione per la danza mi ha salvato”. Un amore “nato per caso” con l’iscrizione al San Carlo di Napoli, dove “sono stato aiutato dalla famiglia dei ballerini, quelli che erano più grandi: avevano quarant’anni e aiutavano questi ragazzini che andavano lì, perché la situazione era triste un po’ per tutti. Erano i miei ‘genitori’ e io li ringrazio, perché ci hanno adottato”.



Enzo Paolo Turchi vuole rivolgere un messaggio ai giovani ospiti del programma ma anche presenti tra i telespettatori, spesso preoccupati per il futuro e la situazione lavorativa, spiegando che “oggi si sta bene, perché il vero male non è questo. Basta rimboccarsi le maniche per ottenere qualcosa di meglio”. E ricordando loro che alla sua epoca “non c’era internet, dovevi prendere la borsa e andare a farti conoscere prendendo il treno”.