Enzo Paolo Turchi è stato, insieme a Raffaella Carrà, l’inventore del Tuca Tuca, il celebre ballo che inizialmente fece scalpore ma che in pochissimo tempo si diffuse in tutto il mondo, facendo impazzire tutti. “Raffaella era troppo forte e piano piano è diventata tutta un’altra cosa. Mi ha chiesto delle lezioni di danza e io gliele ho date volentieri perché era un personaggio fertile, con voglia di imparare. Non aveva grande tecnica, l’ha acquisita dopo ballando: però aveva personalità e le ballerine erano un po’ gelose perché lei, pur non essendo bravissima, era una prima donna” racconta nel corso del documentario Rai “La nostra Raffaella”.



Turchi era proprio il coreografo della Carrà: “All’epoca non c’era un orario: le prove duravano finché non andava bene. L’obiettivo era quello di fare il massimo e fare quello che il coreografo aveva montato: una volta invece non potevi cambiare niente”. I due insieme idearono il Tuca Tuca: un ballo che destò scalpore a Canzonissima 1971, dove fu lanciato. Enzo Paolo rivela: “I dirigenti Rai lo videro e ci chiamarono dicendoci di non farlo assolutamente perché era un ballo osceno. Gianni Boncompagni li convinse ma loro dissero di farlo più soft. Alla terza puntata chiamarono Alberto Sordi e lui disse di sì ma soltanto a patto che potesse ballare il Tuca Tuca con Raffaella”.



Enzo Paolo Turchi: “Raffaella Carrà bella e sexy ma pulita”

Ricordando ancora Raffaella Carrà, Enzo Paolo Turchi racconta: “Era sexy, era bella, ma era pulita. Era semplice nella sua bellezza, nonostante le paillettes. Arrivava anche ai bambini che la amavano… Per le donne si è messa sempre avanti, facendo capire il loro valore”. Tra i due non mancarono però dissidi: “Abbiamo litigato. Raffaella si è arrabbiata perché dovevo essere suo mentre io ho fatto un programma con un’altra star e a lei non è andato giù. Con questa persona ho avuto un rapporto, poi sono partito e me ne sono andato in Spagna per lavorare per la tv spagnola. Una sera il telefono è squillato ed era lei che mi chiedeva se fossi cambiato e mi propose di fare con lei un tour in Italia. Poi le parlai della Spagna e arrivammo insieme anche lì per fare il primo programma televisivo. Fu un successo incredibile”.



Enzo Paolo racconta, nel corso del documentario, anche un aneddoto: “Dovevamo fare uno spettacolo pomeridiano insieme in Spagna ma lei era bloccata nel traffico. Allora scese a piedi e chiese un passaggio a un vecchietto in Vespa e lui, non sapendo neppure chi fosse, la portò al teatro. Lei arrivò in Vespa, si cambiò ed entrò in scena”.