Ospite di “Oggi è un altro giorno”, Enzo Paolo Turchi racconta la sua infanzia travagliata. Prima che lui nascesse, i genitori hanno perso due figlie, morte investite dal rimorchio di un tir. Altri due bambini, suoi fratelli, sono invece sopravvissuti. Da quel momento, anche dopo la nascita del futuro ballerino e della sorellina, le cose non sono più tornate come prima in famiglia: “I miei sogni non si sono realizzati perché per me non si devono realizzare, altrimenti sono progetti. Carmen mi dice che io sto sulle nuvole. Da bambino c’era la sopravvivenza. Era un percorso non per migliorare ma per sopravvivere, per mangiare. Anche mia sorella Fulvia e Flavio, andavano in giro…”.



Non è stata un’infanzia semplice per il ballerino: “Mia madre perse completamente la testa, mio padre lo avrò visto tre volte in vita mia. Prima forse li giudicavo un po’ male, oggi da genitore capisco tutto. Capisci che il dolore era fortissimo. Non c’è un dolore più forte per un genitore di perdere un figlio. Un genitore non può piangere la morte di un figlio. Io sono una persona molto fragile, non posso stare solo”.



Il ballerino: “La notte sogno che Carmen vada via”

Per Enzo Paolo Turchi, il passare degli anni non ha alleviato il dolore. “Più si va avanti, più è difficile. La notte penso delle cose, come che resto solo. Sogno sempre che Carmen mi lasci. Non è un discorso solo l’amore ma anche di protezione. Questo resta dentro e non va via. Con mia figlia non so se sono un bravo papà. La vizio, le concedo tutto”. Carmen Russo, ospite con lui a “Oggi è un altro giorno”, lo rassicura: “Lo capisco, è un uomo meraviglioso, merita un amore incredibile e un riscatto”.

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